Da quanto si apprende dalle prime dichiarazioni rilasciate dai commissari
Europei,
Viviane Reding e
Charlie McCreevy, sembra che la
Commissione Europea sia consapevole del momento delicato che il
mondo della comunicazione sta attraversando.
La cultura pertanto non può fare a meno di interagire con le
nuove tecnologie ed è importante che ciò avvenga nel pieno rispetto delle
esigenze e dei
diritti di tutte le parti in causa, utenti, autori ed editori e nel rispetto delle normative a riguardo. E forse sono proprio queste ultime che devono essere modificate, per rispondere adeguatamente alle
esigenze dell'era digitale.
I Commissari Reding e McCreevy a seguito dell'incontro con i
responsabili Google, incontro volto a chiarire la posizione del Gigante di Mountain View in merito alla digitalizzazione e alla pubblicazione online di libri nel
progetto Google Books, hanno tirato le somme ed espresso la propria opinione sulla questione.
Innanzitutto gli
autori delle opere devono essere
adeguatamente remunerati per gli introiti generati dalla messa in rete dei propri libri: un punto fondamentale, per assicurare il pieno rispetto dei diritti dei detentori del copyright. A riguardo, Google ha pattuito con gli
editori e gli autori statunitensi il
versamento del 63% delle quote ricevute per i libri, mentre la
legislazione europea risulta ancora troppo frammentata e differenziata nei diversi Paesi membri: di conseguenza dovrà essere unificata e tutelare gli aventi diritti sulle opere. Per assicurare ciò, Google includerà
2 membri europei all'interno del board che sarà preposto alla
gestione dell'accordo con gli autori.
La
digitalizzazione potrà essere data in mano ad
associazioni e società private: quasi a fornire un beneplacito all'operato di Google, la Commissione Europea ha voluto sottolineare il suo ruolo di supervisore, ma ha lasciato la possibilità che aziende private gestiscano il passaggio al digitale delle opere.
Un'altra questione messa in risalto è il
trattamento delle opere letterarie ormai fuori commercio: la Commissione Europea ha sottolineato, infatti, il valore della pubblicazione sul web di libri che ormai non si trovano più nei normali canali di distribuzione.
Google, che sta svolgendo questa importante
azione di recupero, ha dichiarato che considererà "fuori commercio" solo i libri che non sono più in circolazione nemmeno in Europa. La società , infatti, aveva ricevuto numerose
critiche perchà© alcune edizioni in commercio in Europa ma non negli Usa, venivano considerate "fuori commercio" e digitalizzate per il mercato statunitense senza pagare i diritti ai rispettivi autori.
In definitiva, sono svariati gli argomenti trattati dai commissari Reding e McCreevy, per questo le
audizioni dei prossimi giorni assumeranno un valore ancora maggiore in merito alla posizione dell'Unione Europea su Google Books e su come sarà organizzata la digitalizzazione.
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