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UE, l'era digitale richiede nuove leggi sul copyright

L'incontro con i rappresentanti di Google, in merito alla digitalizzazione di opere letterarie e la loro pubblicazione su Google Books, è stata l'occasione per una profonda riflessione della Commissione Europea sul rapporto fra cultura, web e copyright.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 07/09/2009


Da quanto si apprende dalle prime dichiarazioni rilasciate dai commissari Europei, Viviane Reding e Charlie McCreevy, sembra che la Commissione Europea sia consapevole del momento delicato che il mondo della comunicazione sta attraversando.
La cultura pertanto non può fare a meno di interagire con le nuove tecnologie ed è importante che ciò avvenga nel pieno rispetto delle esigenze e dei diritti di tutte le parti in causa, utenti, autori ed editori e nel rispetto delle normative a riguardo. E forse sono proprio queste ultime che devono essere modificate, per rispondere adeguatamente alle esigenze dell'era digitale
I Commissari Reding e McCreevy a seguito dell'incontro con i responsabili Google, incontro volto a chiarire la posizione del Gigante di Mountain View in merito alla digitalizzazione e alla pubblicazione online di libri nel progetto Google Books, hanno tirato le somme ed espresso la propria opinione sulla questione.
Innanzitutto gli autori delle opere devono essere adeguatamente remunerati per gli introiti generati dalla messa in rete dei propri libri: un punto fondamentale, per assicurare il pieno rispetto dei diritti dei detentori del copyright. A riguardo, Google ha pattuito con gli editori e gli autori statunitensi il versamento del 63% delle quote ricevute per i libri, mentre la legislazione europea risulta ancora troppo frammentata e differenziata nei diversi Paesi membri: di conseguenza dovrà  essere unificata e tutelare gli aventi diritti sulle opere. Per assicurare ciò, Google includerà  2 membri europei all'interno del board che sarà  preposto alla gestione dell'accordo con gli autori.
La digitalizzazione potrà  essere data in mano ad associazioni e società  private: quasi a fornire un beneplacito all'operato di Google, la Commissione Europea ha voluto sottolineare il suo ruolo di supervisore, ma ha lasciato la possibilità  che aziende private gestiscano il passaggio al digitale delle opere.
Un'altra questione messa in risalto è il trattamento delle opere letterarie ormai fuori commercio: la Commissione Europea ha sottolineato, infatti, il valore della pubblicazione sul web di libri che ormai non si trovano più nei normali canali di distribuzione. Google, che sta svolgendo questa importante azione di recupero, ha dichiarato che considererà  "fuori commercio" solo i libri che non sono più in circolazione nemmeno in Europa. La società , infatti, aveva ricevuto numerose critiche perchà© alcune edizioni in commercio in Europa ma non negli Usa, venivano considerate "fuori commercio" e digitalizzate per il mercato statunitense senza pagare i diritti ai rispettivi autori.
In definitiva, sono svariati gli argomenti trattati dai commissari Reding e McCreevy, per questo le audizioni dei prossimi giorni assumeranno un valore ancora maggiore in merito alla posizione dell'Unione Europea su Google Books e su come sarà  organizzata la digitalizzazione.

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