▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

Cina, media stranieri colpiti da hacker

Numerose agenzie di stampa straniere e organizzazioni non governative in Cina sono state oggetto di un attacco via posta elettronica, mediante l'invio di email infette. Quanto accaduto fa ipotizzare che ci siano connessioni con i festeggiamenti della Giornata Nazionale Cinese, previsti il 1° ottobre prossimo.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 22/09/2009


Straits Times, Dow Jones, l'agenzia France Press e la nostra Ansa: questi i nomi di alcuni dei media stranieri colpiti in Cina da email contenenti un virus. Fra i bersagli prescelti dall'attacco: giornalisti stranieri e attivisti per i diritti umani.
Le prime analisi su quanto accaduto mettono in evidenza la contemporaneità  dell'invio delle email infette e la preparazione della Festa Nazionale Cinese, in programma il 1° ottobre: celebrazione in cui verranno festeggiati i 60 anni di potere del Partito comunista sulla Cina continentale.Una casualità ? Questo si domandano gli addetti ai lavori e gli analisti, perplessi per la concomitanza fra l'evento e l'attacco mediante posta elettronica.
Nicholas Bequelin di Human Rights Watch a Hong Kong ha sottolineato come, osservando che fra gli obiettivi vi siano numerose organizzazioni non governative, sia evidente una correlazione fra l'evento e l'attacco. Questo non significa, però, che vi siano prove certe sull'eventuale mano del governo Cinese dietro quanto successo: le autorità  potrebbero essere responsabili, ignorare completamente i fatti o assentire silenziosamente. Questo non è possibile saperlo.
La tecnica utilizzata per l'invio di email nocive è più precisa e quindi più pericolosa, rispetto al passato: le email sono personalizzate, inviate da tale Pam Bouron, presentatosi come un caporedattore del settore economico, interessato a proporre una collaborazione per organizzare interviste durante un suo prossimo viaggio a Pechino. La missiva è stata scritta facendo sì che “Pam” apparisse come un impiegato di ogni agenzia di stampa, cui era destinata l'email, alla quale era stato allegato un pericoloso  malware che agiva sfruttando Adobe Acrobat.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: