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La Cina oscura " World of Warcraft"

In Cina, l'organismo addetto al controllo dell'informazione, il Gapp, ha oscurato il gioco online "World of Warcraft", perchà© non in linea con le direttive governative.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 04/11/2009

Ad inizio ottobre erano iniziati i primi controlli sui siti di gioco telematico, che avevano portato alla cancellazione di 45 giochi. Stiamo parlando della Cina e della sua guerra contro i contenuti del web: dopo mesi in cui si è sentito parlare del filtro "Green Dam", l'attenzione del Governo sembra essersi spostata sui giochi online.
L'organismo addetto al controllo dell'informazione, il Gapp, ha quindi deciso di oscurare "World of Warcraft", un gioco che conta circa cinque milioni di abbonati in tutta la Cina.
La censura ha però innescato diverse polemiche: il Moc, ossia il Ministero della Cultura cinese, ha etichettato quanto avvenuto come un abuso di potere.
Secondo Li Xiong, alto funzionario del Moc, il Gapp non avrebbe "il diritto di intraprendere un'azione censoria contro il gioco". La diatriba interessa gli incarichi di competenza: secondo le direttive del Consiglio di Stato, il giudizio sui giochi online sarebbe di competenza del Moc, ma prima della presentazione al pubblico, i giochi dovrebbero avere il nulla osta del Gapp.
Alla base della disputa sulle competenze risiede probabilmente il futuro di "World of Warcraft".

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