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Aziende Ict, no ai tagli: lo sviluppo passa dalla banda larga

Non si placano le polemiche sulla decisione del governo di congelare i fondi stanziati per il superamento del digital divide. Le aziende Ict hanno deciso di inviare un appello per chiedere che tale decisione venga rivista.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 10/11/2009

Lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese passa attraverso la banda larga: questo quanto sostengono le aziende italiane che operano nel comparto Ict, nei confronti della decisione del Governo di congelare i fondi per la banda larga.
La decisione del governo, di mettere in stand-by la prima tranche di investimenti stanziati per il superamento del digital divide, sta suscitando diverse polemiche. Tra le ultime prese di posizione in ordine temporale, vi è proprio quella delle aziende del settore Ict che, insieme ad alcune Associazioni consumatori, hanno rivolto un appello al governo, affinchà© metta in discussione l'interruzione degli investimenti.
L'appello inviato chiede di "considerare l'importanza di una rapida approvazione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica delle risorse, pari a 800 milioni di Euro, per gli investimenti finalizzati allo sviluppo della banda larga nel nostro Paese".
Il superamento del digital divide garantirebbe all'Italia di restare uno dei player principali delle economie avanzate ed è quindi necessario che non si perda tempo: questo il punto cardine dell'appello inviato.
Una richiesta precisa, quindi, connessa a motivazioni economico-sociali: lo sviluppo tecnologico è, secondo le aziende Ict, un fattore di decisiva importanza "per uscire dalla situazione attuale ed avviare un rapido rilancio della nostra economia e dell'occupazione, accelerando l'uscita dalla crisi".

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