La nuova era dell'informazione online è cominciata. Dopo le molte discussioni sui possibili modelli di business per monetizzare le news sul web, il
Times ha annunciato la svolta: i contenuti del giornale online saranno forniti
a pagamento a partire dalla primavera 2010. A confermarlo è stato lo stesso direttore della testata,
James Harding, intervenuto alla conferenza della Society of editors a Stansted.
Motivo del cambiamento, il fallimento del modello "tutto gratis" e fondato sulle
inserzioni pubblicitarie: "Negli ultimi anni - ha dichiarato Harding - abbiamo parlato con grande orgoglio di 'visitatori unici', ritenevamo che la pubblicità ci avrebbe sostenuto. Ma questa gente fa shopping guardando le vetrine senza entrare nei nostri negozi". Da qui, la decisione del team di affidarsi ad un modello più tradizionale.
A partire dall'anno prossimo, dunque, le possibilità di pagamento saranno due: i lettori potranno consultare
l'intero sito per 24 ore pagando 90 pence (circa 1 Euro), oppure sottoscrivere un
abbonamento per visitare ogni giorno i contenuti online ad un prezzo più vantaggioso. Bocciata, invece, la possibilità di predisporre
micropagamenti per la consultazione delle singole news: "bisogna fare attenzione - spiega il direttore - con queste modalità così selettive: Se si cerca un articolo solo economico, qualche volta ci si ritrova a leggere di Britney Spears".
Dopo la mossa del Times, si attende la reazione della stampa inglese, che rimane imprevedibile. I vari editori potrebbero decidere di imitare l'esempio di Harding o di continuare ad affidarsi al modello gratuito e sostenuto dagli introiti pubblicitari, che però si configura come sempre più rischioso.
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