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Google Chrome OS promette accensioni lampo e netbook performanti

All'evento dedicato a Google Chrome OS è stato annunciato uno dei punti forti del nuovo software: accensione lampo, circa 7 secondi. La velocità  sarà  anche l'aspetto chiave dei netbook con il nuovo Os. E non solo per il software.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 21/11/2009

Il nuovissimo sistema operativo di Google, Chrome OS, permetterà  l'avvio del computer in tempi brevissimi, circa 7 secondi. Questo è un aspetto chiave dell'Os annunciato da Google.
L'esperienza che Chrome OS offrirà  agli utenti sarà  in linea con la filosofia di Google: velocità , leggerezza e applicativi totalmente web-based. Infatti, per quanto riguarda l'interfaccia, l'Os dovrebbe assomigliare ad un browser.
I computer a cui punta Chrome OS sono i netbook, proprio per le loro caratteristiche di portabilità  e connettività : i primi dispositivi con l'Os preinstallato arriveranno per Natale 2010 e saranno soprattutto di fascia consumer con standard hardware probabilmente più alti.
E proprio su questo argomento Sundar Pichai, Vice President of product management di Google, ha rivelato una serie di linee guida a cui i produttori dovranno attenersi. Evidentemente l'azienda di Mountain View vuole rivoluzionare il personal computing non solo a livello software: Pichai sembra essere d'accordo con Tim Cook di Apple sul fatto che i netbook attuali, con tastiere e trackpad microscopici, non saranno un successo a lungo termine.
Senza scendere nei dettagli Pichai ha fatto capire che i netbook con Google Chrome avranno tastiere più comode e schermi più grandi della media attuale. Il nuovo Os funzionerà  sia su processori x86 che ARM, lasciando una certa libertà  di scelta ai costruttori. Quet'ultimi dovranno però utilizzare soluzioni di storage a stato solido basate su memorie flash, probabilmente per questioni di performance e affidabilità . I nuovi netbook comunque non avranno bisogno di memorie capienti, visto che la maggior parte dei servizi sarà  "in-the-cloud", ossia risiederà  su server remoti riducendo la necessità  di spazio in locale. Anche i dati verranno salvati sul web: in pratica i dispositivi saranno più simili a dei web browser "estesi".
Per quanto riguarda i prezzi di tali macchine Pichai non si è sbilanciato: tutto dipenderà  dai prezzi di mercato al momento del rilascio di Chrome OS ai partner hardware di Google. Una cosa è certa, l'OS open source presenta delle interessanti opportunità  di guadagno anche per i costruttori, in primo luogo perchà© non dovranno pagare per l'utilizzo del software. Infatti, il modello di business attuale per i netbook Windows-based impone ai produttori il pagamento a Microsoft di una licenza d'uso. Licenza che con il nuovo Windows 7 è più onerosa dei tempi di Windows XP, riducendo ulteriormente i margini dei costruttori. La scelta di Google potrebbe risultare in macchine più potenti o con componenti di qualità  superiore, grazie al denaro che i produttori risparmierebbero sull'Os.
Sembra che Chrome OS sia, ancora una volta, un'ottima idea da parte di Google, con la capacità  di fare felici utenti e produttori.  Microsoft e, in minor misura, Apple sono avvisate.

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