L'
iPad, il nuovo
tablet Apple, è sulla bocca di tutti. Ai molti entusiasti del dispositivo si stanno aggiungendo anche le voci fuori dal coro, che criticano alcune scelte della società di Cupertino. L'ultimo
problema - che ancora deve manifestarsi, visto che il tablet non verrà commercializzato prima di due mesi – riguarda i modelli dotati di
modem 3G.
Apple, infatti, ha annunciato che tali modelli faranno uso di
micro-SIM card e non delle più diffuse
SIM card che tutti noi conosciamo e utilizziamo. Il formato è nuovissimo e permette una
sensibile riduzione dello spazio usato dal lettore di SIM, spazio prezioso in un dispositivo portatile di dimensioni ridotte: nel dettaglio le micro-SIM sono più piccole del
52%. Apple ovviamente presenta la scelta di tale tipologia di card come obbligatoria, per offrire agli utenti solo le ultimissime tecnologie.
E proprio qui potrebbe presentarsi il problema.
Il formato è talmente nuovo che, praticamente, non è ancora stato adottato dagli operatori. Si suppone che
AT&T –
carrier americano partner di Apple per la connettività dell'iPad – sarà pronto con le micro-SIM al momento dell'arrivo dei tablet nei negozi. Probabilmente anche gli altri operatori a stelle e strisce cercheranno di arrivare puntuali all'appuntamento con l'iPad. Ma cosa succederà nelle altre parti del mondo? E soprattutto, la scelta di Apple non suona come un
favore nei confronti di AT&T? Favore che, molto furbescamente, viene messo in ombra dagli annunci altisonanti di Cupertino: "l'iPad sarà sbloccato e utilizzabile con tutti gli operatori telefonici". Sì, ma come si potrà inserire le SIM in un alloggiamento non adatto?
La mossa, inoltre, potrebbe essere anche volta a scoraggiare l'acquisto del dispositivo da parte di utenti europei, attirati dal
cambio favorevole euro/dollaro. Nessun carrier del vecchio continente, infatti, utilizza micro-SIM card.
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