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D-Link, il carcere di Bollate diventa un laboratorio per i test dei prodotti

D-Link, all'interno di un progetto di Responsabilità  sociale d'impresa, inaugurerà  oggi un laboratorio Wsc presso il carcere di Bollate, dove verranno effettuati i test dei prodotti dell'azienda.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 02/02/2010

D-Link ha affidato a Wsc, inserita all'interno dell'Istituto Penitenziario di Bollate, le attività  di test dei propri prodotti.
Il carcere di Bollate si distingue per il recupero socio-lavorativo dei detenuti e della gestione interna della struttura. Non tutte le carceri italiane risultano sovraffollate e l'Istituto Penitenziario di Bollate, seconda casa di reclusione a Milano, ne è la prova.
Il carcere di Bollate ospita 1040 detenuti su 1400 posti letto disponibili ed è il primo carcere in Italia ad avere avuto un laboratorio certificato (Wsc) al proprio interno, finalizzato al recupero socio-lavorativo dei detenuti. Ed è proprio al laboratorio Wsc che D-Link ha affidato la gestione delle attività  di test e riparazione dei propri prodotti.
Grazie a questo progetto i detenuti riescono infatti a trasformare il periodo di detenzione in un'esperienza altamente formativa, accrescendo le proprie capacità  nell'ambito lavorativo in maniera tale da poterle sfruttare in seguito nella fase di reinserimento sociale.
Oggi, il 2 febbraio 2010 un nuovo laboratorio Wsc verrà  inaugurato all'interno del carcere e per l'occasione il Vice Presidente di D-Link, Stefano Nordio, insieme ad esponenti della Regione Lombardia, interverranno a sostegno di questo progetto.

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