Internet Explorer 6 è ormai obsoleto, ma
le grandi aziende continuano a utilizzarlo comunque. Ad oggi
IE 6 in ambito business è utilizzato con frequenza, tuttavia sorprende che
Intel – pur essendo
partner Microsoft di vecchia data – supporti ancora il vecchio browser.
In un
post sulla community ufficiale di Intel si è recentemente parlato della
massiccia migrazione verso Windows 7 prevista dalla società . La manovra comporterà un lavoro non indifferente e dovrà tenere conto vari problemi di
compatibilità .
Si legge: "L'obbligo di utilizzare Internet Explorer 8 introduce altre sfide. Intel ha ritardato la diffusione di IE 7 e IE 8 nella intranet aziendale a causa di problemi con applicazioni molto importanti. Con la migrazione a Windows 7, la compatibilità con IE 8 diventa d'obbligo. IE 8 offre una modalità di compatibilità con IE 7 che può risolvere alcuni problemi, ma altre applicazioni sono scritte proprio per IE 6 e la risoluzione di queste eventuali problematiche dovrà essere affrontata. Ci sono anche
guai con altri software, come gli Office Web Components, i plugin di IE, le versioni Java, ecc. che possono rendere molto difficile il processo".
In breve, a parte i problemi di sicurezza, gli utenti della stessa Intel sono stanchi di IE 6 e dei problemi che il browser si porta dietro.
Il post in questione è interessante perchà© definisce anche l'implementazione dello "
user account control" (
UAC) come una sfida, persino per un'azienda strutturata come Intel che conta più di
80mila utenti.
Il produttore di chip ha evitato
Windows Vista, ma è stato da subito un partner di Microsoft per Windows 7. Anche se il passaggio all'ultimo Os comporterà comunque un'
enorme mole di lavoro.
Intel scrive: "Questo cosa significa? Significa che un considerevole impegno di risorse dovrà essere investito per preparare il terreno a Windows 7 e alla sua compatibilità con altre applicazioni. Completi inventari di applicativi, coinvolgimento di sviluppatori, analisi del segmento utenti, test dell'ambiente software, test del flusso di lavoro, piani e tool di recupero e sicurezza di rete sono tutti aspetti che ancora devono essere considerati".
In un update al post, Intel ha anche aggiunto di vedere del valore aggiunto nella migrazione a Windows 7, e, attraverso questa manovra, prevede di
tagliare i costi operativi di 11 milioni di dollari nei prossimi tre anni. Occorre sottolineare che la somma, seppur considerevole per i comuni mortali, comporta solo un piccolo arrotondamento per Intel, le cui spese operative nel 2009 ammontavano a ben
13,8 miliardi di dollari.
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