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Berlusconi su Facebook fa discutere

Il messaggio audio di Berlusconi, divulgato su Facebook attraverso il gruppo de "Il Giornale", sta scatenando polemiche e interrogativi.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 06/04/2010

Berlusconi sì, Berlusconi no: il tormentone che occupa spesso le diatribe politiche e non solo, sui media e i salotti politici e non solo, arriva anche su Facebook.
A dire il vero, gruppi e pagine incentrate sul Presidente del Consiglio sono presenti già  da tempo, compresi i gruppi che destarono scalpore perchà© mostravano avversione e utilizzavano un linguaggio troppo provocatorio, come "Uccidiamo Berlusconi". Ma l'entrata in scena in prima persona di Berlusconi sul social network sta scatenando polemiche e commenti anche a distanza di giorni.
Qualche giorno fa, in seguito ai risultati delle elezioni, il leader del Pdl ha deciso di rivolgere un messaggio ai suoi sostenitori: per farlo, ha scelto di mandare un messaggio audio utilizzando il gruppo de "Il Giornale".
Oltre agli attestati di stima e alla soddisfazione per aver ricevuto un messaggio su Facebook da parte dei sostenitori di Berlusconi, sono inevitabilmente scattate le polemiche da parte degli avversari del Presidente del Consiglio.
Fra i commenti più "pungenti", quello del sindaco di Firenze Matteo Renzi, il quale, commentando il fatto, ha sottolineato: "Ora che anche Berlusconi è su Facebook, ci siamo davvero tutti". Nel momento in cui gli è stato provocatoriamente domandato cosa farebbe, se il premier gli inviasse una richiesta d'amicizia, Renzi ha risposto: "Non credo, ho già  5000 amici, ho esaurito la disponibilità ".
Molti hanno ipotizzato che, accortosi della forza del popolo del web, anche in relazione al successo di "Rai per una notte", il premier non abbia voluto lasciarsi sfuggire la possibilità  di far parlare di sà© anche su Facebook, entrando in contatto con gli utenti.
Una parte degli iscritti al sito ha deciso rimboccarsi le maniche e realizzare una risposta ironica e provocatoria alle parole di Berlusconi, realizzando montaggi ironici del messaggio originale.
Oltre a questo, sono diversi i commenti del tipo "Pure qui? Non gli bastano Mediaset, la Rai e tutto il resto?", oppure "Attento, il web è democratico, non è come la tv", e ancora "Si è comprato pure Facebook?".
Infine, è sorto da parte di una cospicua parte degli utenti il paragone con quanto realizzato da Beppe Grillo, che è stato uno dei primi in Italia a utilizzare il web per entrare in contatto con le persone e approfondire argomenti di pubblico interesse, investendo sulla condivisione dei contenuti e la capacità  di internet di mettere in relazione fra sà© gli utenti.
Astraendoci dal dibattito politico in sà©, la vicenda mostra come l'utilizzo dei social network stia diventando fondamentale per gli uomini politici allo scopo di approcciare la gente comune: sarà  stato questo il pensiero di Berlusconi nel momento in cui ha deciso di utilizzare Facebook?

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