Berlusconi sì, Berlusconi no: il tormentone che occupa spesso le diatribe politiche e non solo, sui media e i salotti politici e non solo, arriva anche su
Facebook.
A dire il vero, gruppi e pagine incentrate sul
Presidente del Consiglio sono presenti già da tempo, compresi i gruppi che destarono scalpore perchà© mostravano avversione e utilizzavano un linguaggio troppo provocatorio, come "
Uccidiamo Berlusconi". Ma l'entrata in scena in prima persona di Berlusconi sul social network sta scatenando polemiche e commenti anche a distanza di giorni.
Qualche giorno fa, in seguito ai risultati delle
elezioni, il leader del Pdl ha deciso di rivolgere un messaggio ai suoi sostenitori: per farlo, ha scelto di mandare un
messaggio audio utilizzando il gruppo de "
Il Giornale".
Oltre agli attestati di stima e alla soddisfazione per aver ricevuto un messaggio su Facebook da parte dei sostenitori di Berlusconi, sono inevitabilmente scattate le polemiche da parte degli avversari del Presidente del Consiglio.
Fra i commenti più "pungenti", quello del sindaco di Firenze
Matteo Renzi, il quale, commentando il fatto, ha sottolineato: "Ora che anche Berlusconi è su Facebook, ci siamo davvero tutti". Nel momento in cui gli è stato provocatoriamente domandato cosa farebbe, se il premier gli inviasse una richiesta d'amicizia, Renzi ha risposto: "Non credo, ho già 5000 amici, ho esaurito la disponibilità ".
Molti hanno ipotizzato che, accortosi della forza del popolo del web, anche in relazione al successo di "
Rai per una notte", il premier non abbia voluto lasciarsi sfuggire la possibilità di far parlare di sà© anche su Facebook, entrando in contatto con gli
utenti.
Una parte degli iscritti al sito ha deciso rimboccarsi le maniche e realizzare una
risposta ironica e provocatoria alle parole di Berlusconi, realizzando
montaggi ironici del messaggio originale.
Oltre a questo, sono diversi i
commenti del tipo "Pure qui? Non gli bastano Mediaset, la Rai e tutto il resto?", oppure "Attento, il web è democratico, non è come la tv", e ancora "Si è comprato pure Facebook?".
Infine, è sorto da parte di una cospicua parte degli utenti il paragone con quanto realizzato da
Beppe Grillo, che è stato uno dei primi in Italia a utilizzare il web per entrare in contatto con le persone e approfondire argomenti di
pubblico interesse, investendo sulla condivisione dei contenuti e la capacità di internet di mettere in relazione fra sà© gli utenti.
Astraendoci dal
dibattito politico in sà©, la vicenda mostra come l'utilizzo dei social network stia diventando fondamentale per gli uomini politici allo scopo di approcciare la
gente comune: sarà stato questo il pensiero di Berlusconi nel momento in cui ha deciso di utilizzare Facebook?
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