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Caso iPhone 4G smarrito, perquisizioni a casa del giornalista di Gizmodo

Nuovi sviluppi nella vicenda dell'iPhone 4G smarrito: la casa del redattore Jason Chen di Gizmodo, firmatario dell'articolo che fa fatto lo scoop, è stata perquisita dalla polizia californiana.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 28/04/2010

C'è molta curiosità  in giro, in merito alla vicenda legata all'iPhone 4G, il modello di smartphone su cui il blog americano specializzato in tecnologia Gizmodo aveva costruito un clamoroso scoop: il prototipo del cellulare era stato, secondo la rivista, dimenticato da un tecnico di casa Apple, Gray Powell, in un bar. 

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Gli sviluppi della vicenda erano stati molteplici: da una parte Jobs, che aveva dato una botta di rigidità  alla prassi dell'azienda, decidendo che d'ora in avanti il numero degli esemplari dovrà  essere stabilito direttamente da lui, così come le persone autorizzate ad avere in custodia i prototipi sperimentali destinati ai dipendenti.
Dall'altra parte, le dichiarazioni di Nick Denton, fondatore di Gawker Media, a cui appartiene Gizmodo, il quale aveva ammesso tramite tweet di aver ottenuto il modello di iPhone 4 grazie al "checkbook journalism", il giornalismo da libretto d'assegni, lasciando ipotizzare la possibilità  per Apple di una denuncia per reato di ricettazione.
Fra gli ultimi clamorosi sviluppi della vicenda c'è la perquisizione che la polizia californiana avrebbe effettuato a casa del redattore americano di Gizmodo, Jason Chen, colui che aveva recensito l'ormai popolare modello. Fra le azioni delle Forze dell'ordine, quella di sequestrare quattro computer e due server, recuperati grazie al mandato del Giudice della Corte Suprema di San Mateo (California).
La storia si ingarbuglia, quindi, e le indagini si fanno sempre più fitte.
Nella vicenda è intervenuto anche Wired, che avrebbe dichiarato come, verso la fine di marzo, il ragazzo che aveva trovato lo smartphone nel bar li avrebbe contattati per offrirgli il modello: una versione che contrasta con quanto dichiarato dal giovane, che aveva invece affermato di aver cercato autonomamente il proprietario e di essersi poi rivolto a Gizmodo, per avere un aiuto, senza però chiedere soldi.
Dove sta la verità ? Nella prossima puntata del "Mistero dell'iPhone perso nel bar", la risposta.

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