Spazio anche alla questione
Expo 2015 nella
manovra finanziaria varata dal governo. Lo stanziamento complessivo da
1,4 miliardi di Euro è stato confermato.
La manovra fissa però un
tetto alle spese di gestione: "può essere utilizzata per la
gestione ordinaria– si legge nel testo - una quota non superiore al
4% delle risorse autorizzate".
Si tratta di una riduzione rispetto alle richieste avanzate dalla società Expo 2015 SpA, che si augurava di poter utilizzare almeno il 10% dei finanziamenti a questo scopo.
L'articolo 54 della finanziaria, inoltre, ridimensiona i poteri dell'amministratore delegato
Lucio Stanca: le assunzioni "dovranno essere deliberati esclusivamente dal consiglio di amministrazione della società Expo 2015, senza possibilità di delega" (e quindi decise dall'intero Cda e in nessun caso dal solo Stanca).
Infine, la società sarà tenuta a inviare trimestralmente una
relazione alla presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero dell'Economia e delle Finanze e al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sull'utilizzo delle risorse per la copertura delle spese di gestione.
"Non ho visto la finanziaria –è il commento di Stanca- e quindi inutile parlare di un documento che non ho letto e del quale avremo modo e tempo di discutere. In ogni caso non ho avuto nessuna notizia in merito a possibili tagli".
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