Pietro Taricone non ce l'ha fatta.
Dopo 9 ore di agonia, il popolare artista si è spento all'ospedale Santa Maria di Terni.
Ieri, durante un lancio con il paracadute, Taricone era stato vittima di un incidente e le sue condizioni erano state immediatamente giudicate come gravi.
A rendere ancora più dolorosa la tragedia, il fatto che ad assistere al lancio erano presenti anche la compagna
Kasia Smutniak e la figlia Sofia di sei anni, le quali hanno visto quanto avvenuto.
Come già avvenuto in passato, il
web ha mostrato la reazione degli
internauti dinanzi a fatti simili.Specchio della realtà , dalle chiacchierate alle discussioni fra le persone, internet racconta come la gente comune ha risposto a quanto stava avvenendo.
L'agonia prima e la morte dell'uomo, in seguito, hanno trovato ampio spazio online.
Blog,
forum di discussione e soprattutto
social network hanno messo in evidenza la reazione di coloro che conoscevano Taricone, dai tempi della prima edizione del
Grande Fratello.
Facebook, soprattutto, ha raccontato il dolore e la tristezza del popolo del web per l'artista e la sua famiglia.
Se ieri il messaggio principale era un invito a Taricone a lottare, per sopravvivere, dopo l'ufficializzazione della sua morte, il contenuto delle frasi scritte dagli utenti manifestano cordoglio e tristezza. Le homepage degli utenti contengono link o frasi che commentano la tragedia capitata, ma sono soprattutto i
gruppi e le
fans page a mostrare l'affetto per l'artista.
Attualmente gli iscritti alla pagina dedicata a Taricone sono più di 33mila, ma il numero è costantemente in aumento.
Gli
utenti si iscrivono per poter lasciare un saluto, un commento, una nota di solidarietà ai suoi cari, soprattutto alla compagna e alla figlia.
Presenti, come era prevedibile, frasi che commentano la giovane età di Taricone, 35 anni, e che invitano a prendere come esempio la tragedia a lui capitata come un invito a prestare maggiore prudenza negli sport estremi come il
paracadutismo.
Diversi pensieri che, come ormai di consueto, sfruttano internet per essere condivisi agli altri: questo è quanto avviene nel mondo del
Web 2.0, anche nel caso della tragedia accaduta a Pietro Taricone.
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