Chi controlla la rete? Ufficialmente nessuno.
Tuttavia
sette esperti informatici sparsi per il mondo hanno il potere di
"riavviare" il web in caso di eventi eccezionali: ad esempio durante
attacchi informatici particolarmente potenti o azioni terroristiche.
In questi casi limite,
cinque dei sette esperti potranno resettare la
DNS Root Zone, ossia il centro del sistema DNS localizzato negli Usa:
tale sistema collega ogni dominio a un indirizzo IP e un suo riavvio si può considerare un completo "restart" dell'intero web.Per evitare di sbilanciare il potere in mano a questi sette uomini, si è deciso di
suddividere la chiave in parti, affidandole a
persone di nazionalità diversa:
Cina, Canada, Usa, Repubblica Ceca, Regno Unito, Burkina Faso e Trinidad e Tobago.
A vegliare sulla rete c'è anche il
protocollo DNSSEC che in caso di attacchi, malfunzionamenti e intrusioni criminali nella DNS Root Zone manda l'allarme e permette un intervento tempestivo dei sette:
questo protocollo, in soldoni, controlla che le pagine visitate dagli utenti siano effettivamente quelle autentiche e non eventuali copie create per scopi criminosi.
Il supporto a questo protocollo di sicurezza è già stato
introdotto nei domini .org e .uk, ma si prevede - e si spera - che la maggioranza di
indirizzi .com aderisca entro metà 2011. Questo anche perchà© il "reset" attuabile dai sette funziona solo per i domini che sfruttano il DNSSEC.
A supporto degli esperti ci sono poi altri gruppi, più ampi, di
scienziati, in caso di problematiche più gravi o complesse che richiedano maggiori risorse.
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