Google e Verizon sarebbero sul punto di stringere un accordo che permetterebbe a Verizon di
"velocizzare" alcuni contenuti online per gli utenti, se chi crea tali contenuti è disposto a pagare.
Lo rivela il
New York Times, che spiega anche il funzionamento del meccanismo. Poniamo che
YouTube - di proprietà di Google, come ben sappiamo - voglia che i suoi filmati siano visualizzati più velocemente dagli utenti: con la nuova intesa Google potrebbe corrispondere a Verizon una determinata tariffa perchà© il
provider dia priorità ai pacchetti di dati di YouTube.
Verizon avrebbe dichiarato il proprio impegno per non avvantaggiare determinati servizi o contenuti sul web. Sulla rete dati mobile, invece, la società non si è pronunciata:
sul network per dispositivi mobili, quindi, ci saranno dei privilegi?
La notizia ha sollevato degli
interrogativi riguardo a
due aspetti:
i costi e la neutralità della rete. Certo, le compagnie che creano contenuti si faranno carico delle tariffe di "velocizzazione", ma alla fine i costi dovrebbero, tanto per cambiare, ricadere sui cybernauti. Un pò come avviene per i servizi Tv via cavo o via satellite: migliore qualità del segnale a fronte di un esborso maggiore.
Il secondo aspetto tocca uno dei
principi sacri della rete: la neutralità . Se le voci dovessero rivelarsi fondate, infatti, alcuni contenuti avrebbero priorità sugli altri, di fatto creando uno
squilibrio abbastanza evidente.
L'accordo fra i due big americani, inoltre, avrebbe anche ricevuto il via libera della
Federal Communications Commission (FCC), autorità americana delle telecomunicazioni.
Fonti a conoscenza delle trattative rivelano che
l'intesa definitiva potrebbe essere raggiunta entro settimana prossima.
Le voci, com'era prevedibile, hanno sollevato diverse
polemiche in Usa, sopratutto dal lato dei
consumatori che temono la
concentrazione del potere nelle mani di poche grandi aziende, stravolgendo quello che, fino ad ora, è stato un web aperto e libero.
A tal proposito
Eric Schmidt - CEO di Google - ha precipitosamente fugato ogni dubbio:"Il New York Times si sbaglia. Non abbiamo alcuna trattativa in corso con Verizon sulla gestione di traffico web a pagamento. Siamo, come sempre, impegnati per una rete libera".
Non è chiaro se le trattative porteranno a un accordo ufficiale o meno, tuttavia un portavoce di Verizon ha apertamente
confermato le consultazioni con BigG: "Stiamo lavorando con Google ormai da 10 mesi per raggiungere un'intesa sulla gestione della banda larga".
Prima di ogni commento, attendiamo notizie ufficiali.
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