L'
India avanzerà nei confronti di
Google e
Skype la richiesta di poter accedere e controllare i dati dei loro utenti, secondo piani di sicurezza nazionale antiterrorismo.
Il paese asiatico infatti è molto preoccupato che gruppi di
ribelli possano usare gli strumenti online forniti dalle due
società web per pianificare degli attentati.
Se i due giganti di internet si rifiutassero di collaborare, molto probabilmente potrebbe scattare l'espulsione da quello che è il secondo paese più popoloso del mondo e, quindi, da un
mercato molto interessante.
Già nei giorni scorsi si vociferava che le due compagnie americane fossero le prossime, dopo la canadese
Research In Motion, a dover fare i conti con la lente d'ingrandimento del governo indiano.
Stando a quanto si sa della vicenda, gli
avvisi saranno inviati dal governo indiano ai fornitori di servizi statunitensi a partire da
oggi: le imprese dovranno conformarsi alla direttiva del governo o rischieranno di essere espulsi dal paese.
Questo sviluppo della vicenda arriva subito dopo la decisione del governo asiatico di concedere
altri 60 giorni a RIM, durante i quali i funzionari indiani valuteranno la contro-proposta dell'azienda di permettere il monitoraggio delle comunicazioni che ogni giorno avvengono sui network
BlackBerry.
Una di queste controproposte prevede inoltre il posizionamento in India di un
server RIM.
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