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Telecom non pensa alle NGN, gli altri operatori si rivolgono alla UE

Gli operatori telefonici italiani avvertono Bruxelles che gli ultimi incentivi decisi dall'AgCom potrebbero portare Telecom ad allontanare risorse dalle Next Generation Networks.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 05/10/2010

Fastweb, Vodafone Italia, Wind e Tiscali si sono presentate oggi a Bruxelles per un colloquio con il Commissario europeo per le telecomunicazioni, Neelie Kroes.
I concorrenti di Telecom si sarebbero lamentati per l'ultima decisione dell'AgCom, l'autorità  italiana per le telecomunicazioni, che avrebbe autorizzato un incentivo delle quote di unbundling, l'affitto dell'ultimo chilometro della rete in rame di Telecom, verso gli altri gestori.
L'attuale costo di unbundling è fissato a 8,70 Euro/mese, mentre dal 2011 dovrebbe salire a 9,14 euro/mese, fino a un massimo di 9,48 euro/mese nel 2012.
Questo aumento del canone per le reti in rame, sempre secondo le compagnie telefoniche, porterebbe Telecom ad allontanare risorse dallo sviluppo di reti di nuova generazione, come la fibra ottica.
La delibera finale del Commissario Kroes sulla decisione dell'AgCom, secondo il portavoce Jonathan Todd, sarà  presa entro il 21 ottobre.

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