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L'Italia spera nel Wi-Fi pubblico senza restrizioni

Verrà  presentata oggi una proposta per abrogare le restrizioni alle reti Wi-Fi pubbliche, restrizioni imposte dal decreto Pisanu del 2005.

Autore: Redazione D. Life

Pubblicato il: 06/10/2010

Oggi pomeriggio i politici Linda Lanzillotta (Alleanza Per l'Italia), Paolo Gentiloni (Partito Democratico) e Luca Barbareschi (Futuro e Libertà  per l'Italia) presenteranno al Governo la proposta di "abrogazione delle norme recanti limitazioni dell'accesso a Internet".
Cinque anni fa la paura di attacchi terroristici ha portato all'approvazione di un decreto che presenta forti restrizioni nell'utilizzo delle connessioni Wi-Fi pubbliche: si tratta del decreto Pisanu, oggi criticato dalla maggior parte dei politici italiani per il suo rigore.
Tale decreto, all'articolo 7, prevede una serie di lunghe e fastidiose pratiche burocratiche per poter installare e gestire connessioni Wi-Fi: un commerciante che volesse offrire ai suoi clienti una connessione di questo tipo, dovrebbe innanzitutto interpellare il questore al fine di ottenere  una speciale licenza.
Successivamente dovrebbe procedere "all'identificazione previa esibizione di documento" di ogni cliente e infine conservare su un apposito registro tutti i dati "relativi alle attività  di navigazione".
A causa di questa legge - che è peraltro provvisoria e si rinnova di anno in anno - l'Italia si trova disallineata rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea, con circa il 70% di hotspot Wi-Fi in meno: di conseguenza, navigare in Internet tramite Wi-Fi pubblico in Italia risulta assai difficile.
La proposta viene avanzata prima della scadenza del decreto, fissata per il 31 dicembre prossimo, al fine di evitarne un'ulteriore proroga.

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