Da martedì
Apple ha messo al sicuro
18 nuovi brevetti derivati da alcune funzioni e dal design dei suoi prodotti più recenti, come iPhone e iPad.
Lo
United States Patent and Trademark Office, l'ufficio brevetti americano, ha inserito la tastiera wireless, il dock universale, la nuova interfaccia multitouch e molte altre tecnologie tra le licenze concesse a Apple.
L'attenzione ai brevetti è specchio della
politica volutamente protezionistica dell'azienda di Cupertino, intenzionata a mantenere nelle proprie mani tecnologie che farebbero comodo anche ad altri.
Famoso l'episodio della
richiesta fatta a Google di non implementare sui suoi smartphone la tecnologia multitouch, protetta da brevetto.
Alla fine gli sviluppatori di BigG sono riusciti a produrre la loro versione del multitouch ma Apple continua a proteggere le sue invenzioni, come dimostra la recente
protesta contro HTC per l'utilizzo di altri 20 brevetti della mela.
Quella dei brevetti non sembra però essere una lotta a senso unico per Apple, vista l'
ingente multa che l'azienda ha dovuto pagare a Mirror Worlds.
Tra i nuovi brevetti Apple, quello più
discusso sembra essere il
Text-based communication control for personal communication device, ossia un sistema di controllo della messaggistica che permetterebbe, secondo gli sviluppatori della mela, di arginare il fenomeno del
sexting.
Sexting, unione delle parole Sex e Text, significa inviarsi messaggi a sfondo sessuale,
pratica in costante aumento specialmente tra i più giovani.
Il brevetto di Apple garantirebbe un
metodo avanzato di riconoscimento delle parole proibite, qualcosa che dovrebbe andare oltre una semplice lista nera di termini vietati, riconoscendo anche parole modificate o nuovi sinonimi.
Si parla di
una vera e propria intelligenza artificiale al servizio dei genitori che vogliono proteggere i propri figli dall'esposizione al sesso, così come già accade con il
Parental Control di molti siti in rete.
Dubbi stanno nascendo sull'
utilizzo finale di questa tecnologia che, data la sua efficacia, potrebbe venire utilizzata per meno nobili scopi come la
censura di informazioni, limitando la libertà personale degli utenti.
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