Ieri è arrivata la
storica sentenza del
Tribunale di Roma che ha giudicato il motore di ricerca
Yahoo colpevole di aver indicizzato fra i suoi risultati alcuni
link che rimandavano a siti web contenenti
materiale cinematografico pirata.
Roberto Marraffa, avvocato che rappresenta la casa cinematografica
Pfa Films, la stessa che ha distribuito il film "
About Elly", ha comunicato l'intenzione di
chiedere i danni per l'azione giudicata scorretta. Ecco le sue parole "la settimana prossima passeremo all'azione di merito e chiederemo il ristoro dei danni derivanti da una concorrenza parassitaria". Secondo quanto dichiarato dallo stesso avvocato i danni potrebbero aggirarsi, nella richiesta dell'accusa, attorno
al milione di Euro.
Lo stesso avvocato ha specificato che nell'azione legale condotta contro Yahoo erano coinvolte, con le stesse accuse, anche
Google, società che rappresenta l'omonimo motore di ricerca, e
Microsoft, proprietaria di
Bing. Queste due ultime società non sono però state giudicate, a causa di un vizio di forma nella denuncia presentata alle Autorità .
Questa sentenza come detto è destinata a far discutere molto. E sono già molte le personalità che hanno sottolineato come il giudice romano abbia sbagliato nel suo giudizio. Ad esempio
Guido Scorza, docente di diritto dell'informatica alla
Sapienza di Roma, ha definito la sentenza come "
aberrante", in quanto ha colpito solo il motore di ricerca che ha indicizzato i link, mentre "non è stato coinvolto nel provvedimento il gestore del sito pirata, sia per eventualmente sanzionarlo, sia per dargli la possibilità di difendersi. Perchà© il fatto che fossero siti illeciti è stato ritenuto un dato di fatto, ma non è stato accertato".
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