Milena Gabanelli, dopo il polverone mediatico che si è sollevato in rete (soprattutto su Twitter) a seguito della puntata di Report del 10 aprile scorso, decide di rispondere alle domande dei lettori attraverso un video rilasciato a L'Unità . Nel filmato spiega che il programma non era stato pensato per chi la rete la conosce e sa tutto di essa, ma si è cercato di portare su una televisione generalista, un argomento complesso di cui si discute solitamente in rete tra addetti ai lavori. Per forza di cose, quindi, si è dovuto adattare il linguaggio al pubblico variegato che magari tutta questa cultura informatica non ce l'ha. La giornalista ritiene che questo servizio sia stato molto utile a tanti genitori e frequentatori occasionali della rete. "Mai detto che bisogna prendere le distanze dai socialnetwork, che non sono giochini, questo no – dice Gabanelli – io più volte ho detto che la democrazia e la libertà in rete sono valori assoluti. Ma la puntata, andata in onda su una tv , era rivolta a tutti, e non solo agli addetti ai lavori". Pare comunque che, sbollita la rabbia iniziale, anche gli internauti abbiano capito che la trasmissione voleva rivolgersi ad un pubblico più ampio di quello che risiede in rete. Infatti anche su Twitter, diopo la prima pioggia di critiche, gli animi si sono placati e qualcuno pare anche aver compreso il senso dei servizi proposti durante la trasmissione: "Perchè tutti contro Report??? La gente non conosce i rischi dei social network?", "Report ieri sera è stato superficiale. Ma le reazioni degli utenti assomigliano alla difesa di una casta che alimenta il Digital Divide" questi sono solo alcuni dei commenti "del giorno dopo" visibilmente più pacati e ragionevoli.
Rispondendo alle critiche di superficialità rivoltele Milena Gabanelli dice, giustamente, che "una cosa approfondita in rete, su quelli della rete, si fa in rete" e prosegue "io devo essere in grado di spiegare il prodotto strutturato anche alla Signora Cesira. La tv generalista non è la rete, e quindi il popolo della rete deve portare pazienza se abbiamo usato un linguaggio semplice per spiegare cose da addetti ai lavori, mi sembra che dobbiamo fare questo sforzo, se no ci sono dei soggetti che parlano solo tra loro, e il resto del mondo è fuori". "Volevamo capire un po' di meccanismi – ha concluso la conduttrice - ho capito che tanta gente non li sa e abbiamo dedicato mesi a indagare su questo mondo e a raccontarlo su una tv generalista. Già il fatto che se ne discuta e la discussione non rimanga confinata in rete mi sembra una buona cosa". Anche Stefania Rimini, la giornalista che ha curato la puntata, già ieri aveva deciso di attivare una video chat per rispondere alle domande degli utenti che volevano commentare la puntata, ma sempre a detta degli utenti di Twitter, le risposte non sono state soddisfacenti.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.