Sony ha rivelato che gli hacker che hanno "bucato"
PlayStation Network abbiano avuto accesso a informazioni sensibili degli utenti, compresi i
nomi,
date di nascita,
domicili,
indirizzi e-mail,
password per PlayStation Network / Qriocity,
account di accesso e
ID online.
Secondo
un update sul blog ufficiale di PlayStation 3, la casa giapponese ha affermato che anche gli
storici di acquisto relativi alle carte di credito e altri dati di profilo degli utenti memorizzati sui server di PlayStation Network potrebbe essere stati compromessi.
"Mentre non vi sono prove in questo momento che i dati della carta di credito siano stati violati, al momento non possiamo escludere questa possibilità ", si legge nel post. "Per tutti gli utenti che hanno fornito i dati della carta di credito tramite PlayStation Network o
Qriocity, esiste la possibilità che il vostro numero di carta di credito (
escluso il codice di sicurezza) e la data di scadenza potrebbero essere stati violati".
Il PlayStation Network, piattaforma che fornisce gioco online e vendita di contenuti digitali per i possessori di PlayStation 3,
PSP, è
down da Mercoledì, a seguito di ciò che Sony ha definito una "intrusione illegale" sui propri server. L'azienda giapponese ha confermato che
i problemi verranno risolti entro una settimana.
Sony ha annunciato inoltre di aver temporaneamente chiuso il PlayStation Network e il servizio Qriocity e ingaggiato
una società di sicurezza esterna in modo da "condurre una indagine completa su quanto successo".
Quando i servizi torneranno online,
Sony consiglia agli utenti di cambiare le loro password e di
prestare particolare attenzione a probabili tentativi di phishing: "per la vostra sicurezza, vi invitiamo ad essere particolarmente attenti alla posta elettronica, al telefono, alla posta o altre truffe che chiedono informazioni personali o sensibili".
La società giapponese ha inoltre aggiunto che "
Sony non si metterà in contatto in qualsiasi modo, anche mediante e-mail, per chiedere il numero di carta di credito, il codice fiscale o altre informazioni personali. Se vengono richieste queste informazioni, è spam".
In una lettera alla Sony, il senatore statunitense
Richard Blumenthal ha richiesto alla società giapponese di
fornire agli utenti colpiti un servizio gratis di sicurezza dei dati: "quando si verifica una violazione di dati, è essenziale che i clienti siano avvisati immediatamente se e in quale misura i loro dati personali e finanziari siano stati compromessi", etichettando come "preoccupante la mancanza di notifica da parte di Sony a proposito della natura della violazione dei dati".
"Anche se la violazione è avvenuta circa una settimana fa, Sony non ha comunicato ai clienti le intrusioni, nà© ha fornito informazioni vitali per permettere ai singoli di proteggersi dal furto di identità ".
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