▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

Sequestrati due siti di materiale pirata, il gestore rischia fino a tre anni

Di giorno faceva l'edicolante mentre di notte gestiva due siti, Gameternity.com e downloadzone.altervista.com, con materiale pirata che gli utenti potevano scaricare illegalmente.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 01/06/2011

Due siti web da cui era possibile scaricare illegalmente migliaia di file, tra canzoni, film, e-book, video musicali e quant'altro, sono stati messi sotto sequestro dalla guardia di finanza di Firenze in coordinazione con la Procura della repubblica di Arezzo.
Gameternity.com e downloadzone.altervista.com, erano gestiti da un giovane ventisettenne che di giorno svolgeva l'attività  di edicolante, mentre di notte vestiva i panni del pirata informatico gestendo un database di quasi 380 mila file.
Gli introiti economici per entrambi i siti erano rappresentati dai banner pubblicitari e considerati i quasi centomila iscritti le entrate economiche ammontavano a circa 3-400 euro al giorno.
Oltre a ciò era possibile da parte degli utenti effettuare anche dei versamenti volontari a beneficio degli amministratori, una sorta di obolo a favore della causa.
sequestrati-due-siti-di-materiale-pirata-il-gestor-1.jpg
Stando a quanto spiegato dal comunicato ufficiale diffuso dalla Guardia di Finanza, «è stata realizzata con l'assistenza dei tecnici specializzati della FPM – Federazione contro la Pirateria Musicale – e dell'AESVI – Associazione Editori Software Videoludico Italiana -, che sono stati incaricati dall'AG di determinare con esattezza il numero ed il valore dei files (musicali o video giochi) caricati nel sito e tutelati dal diritto d'autore».
F.D., invece, ideatore e gestore di entrambi i siti è stato denunciato per la violazione della norma sul diritto d'autore, Legge n.633/41 e rischia una condanna fino a 3 anni di reclusione.
La sanzione pecuniaria, invece potrebbe essere molto gravosa: il giovane, infatti, potrebbe dover pagare fino a 103 euro per ogni file o addirittura il doppio del valore di mercato di ogni videogioco messo in condivisione. La cifra pertanto potrebbe raggiungere anche i diversi milioni di euro.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: