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Bambini e Internet: navigatori protetti o esploratori allo sbaraglio?

Secondo un sondaggio di AMD, per i genitori è compito della scuola insegnare a usare Internet in modo sicuro ai propri figli.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 15/06/2011

Nell'era della comunicazione digitale, dei social network e delle chat, è quasi scontato scoprire che i giovanissimi passano buona parte del loro tempo a navigare su Internet.
Meno scontato è invece il fatto che il 56% dei genitori ritiene sia uno dei compiti primari della Scuola insegnare ai giovani come navigare in modo sicuro in rete.
In ogni caso, il 40% dei genitori non permette ai figli di usare Internet senza la presenza di un adulto e ben il 55% vieta di usarlo per comunicare con parenti o amici.
Purtroppo meno del 2% sembra invece preoccuparsi del fatto che i figli possano scaricare illegalmente canzoni e film.  
Questo è quanto emerge da un sondaggio commissionato da AMD a time4kids, un network di portali dedicati alle famiglie con bambini da 0 a 14 anni, che offre notizie, iniziative, consulenze di specialisti dell'infanzia, consigli per la lettura e altro ancora.
L'indagine, condotta su 655 persone con figli di età  compresa tra 1 e 16 anni, ha messo in luce le abitudini, le paure e le aspettative dei genitori dei giovani navigatori della rete.  
Secondo la ricerca sono tre le grandi preoccupazioni di mamma e papà  quando si parla di Internet: il rischio che i propri figli possano entrare in contatto con malintenzionati (55%), il timore che possano essere esposti a informazioni o siti web non appropriati (51%) e la quantità  di tempo trascorso navigando, a scapito di altre attività  come studio e sport (44%).
Inoltre, secondo l'80% dei partecipanti al sondaggio, navigare in rete è oggi più pericoloso rispetto a 5 anni fa: è più facile infatti accedere a contenuti rischiosi (45%); i social network offrono meno possibilità  di controllo (26%) e mette preoccupazione anche la possibilità  di usare il cellulare per connettersi (9%).  
Per questo, un genitore su 4 ha dotato il proprio PC di un software di controllo parentale e il 15% ha posto dei limiti ai siti a cui i figli possono accedere.  
La scuola rappresenta una palestra fondamentale per l'acquisizione di competenze ma anche per la crescita emotiva e sociale della nuova generazione, in generale, però, il 62% del campione è convinto che non si faccia abbastanza per educare le famiglie e i bambini in merito alla sicurezza su Internet.
Circa la metà  degli intervistati apprezzerebbe molto se un produttore di tecnologia li informasse e aggiornasse sui metodi più efficaci in materia di sicurezza su Internet, stimolando la diffusione di contenuti di alta qualità  adatti ai bambini e ai giovani.  
Non solo, secondo quanto dichiarato, questo aspetto influenzerebbe anche la scelta d'acquisto a favore delle aziende che più sono sensibili a queste tematiche.  



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