WikiLeaks realizza un video-parodia della campagna promozionale Mastercard "Priceless" e intende fare causa a Visa e Mastercard stessa per il blocco dei conti correnti.
Autore: Chiara Bernasconi
Pubblicato il: 05/07/2011
Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è il protagonista di uno spot-parodia della famosa campagna promozionale Mastercard "Priceless".
Nel video vengono elencate tutte le cifre che WikiLeaks ha dovuto pagare in seguito alla pubblicazione dei tanto famosi quanto famigerati dispacci: nello specifico si è trattato di 5mila dollari per l'acquisto di 20 iPhone, un milione di dollari per varie cause legali, 200mila dollari per i server dislocati in oltre 40 Paesi e 15milioni di dollari persi per via del blocco dei conti correnti da parte dei servizi bancari.
Secondo Assange e soci, la cifra bloccata da intermediari quali Visa, PayPal e Mastercard sarebbe stata notevole.
Tale blocco ha fatto sì che WikiLeaks ne risentisse pesantemente e Assange ha perciò minacciato di avviare una battaglia legale contro Visa e Mastercard, ritenuti i maggiori responsabili, qualora le due aziende decidessero di non sbloccare i conti entro sei giorni.
Per il gruppo di Assange, il blocco delle donazioni violerebbe le leggi europee sulla concorrenza, dunque l'istanza sarà eventualmente presentata presso la Commissione Europea.