▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

Apple: finita l'era di Steve Jobs. E ora?

Dopo che Steve Jobs ha annunciato le proprie dimissioni in qualità  di CEO di Apple, le quotazioni dell'azienda sono scese di oltre il 7%. E' l'inizio dellla fine? Di certo no, almeno per ora...

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 25/08/2011

Le quotazioni di Apple sono scese di oltre il 7% dopo che Steve Jobs ha annunciato le proprie dimissioni dalla carica di CEO. Tale calo era stato ampiamente previsto dagli analisti.
Tuttavia lo scossone in borsa durerà  pochi giorni, giusto il tempo di assorbire il colpo per poi proseguire nella fase di consolidamento della posizione raggiunta proprio in questi ultimi giorni, ossia quella di azienda con la maggiore capitalizzazione al mondo.  
Comunque, indipendentemente da come andranno gli affare, c'è per forza da chiedersi cosa sarà  della Apple senza il suo guru.
Sotto la leadership di Jobs Apple ha assunto il controllo di una gran parte del mercato con prodotti come iMac, iPod, iPad e iPhone e si è risollevata dalla situazione di fallimento in cui versava anni fa fino a diventare uno dei marchi più importanti del Mondo.
Quando qualche tempo fa era stato chiesto a Jobs di esprimersi in merito alla questione del suo successore, l'ormai ex-numero uno di Apple aveva così risposto: "Alcune persone dicono: ‘Oh, mio Dio, se Jobs dovesse essere investito da un autobus, Apple sarebbe nei guai'. Ok, ammetto che non si tratterebbe di uno scherzo, ma in Apple ci sono persone veramente capaci. Il mio lavoro è quello di rendere l'intero team esecutivo abbastanza buono in modo da poter poi trovare dei successori, ed è quello che cerco di fare".
La Mela ora dovrà  dimostrare la sua capacità  di continuare il suo momento d'oro guidata da Tim Cook, a cui il  board della società  ha espresso la sua "piena fiducia", sottolineando che come il nuovo Ceo in 13 anni abbia dato "prova di un talento straordinario e di buon senso in tutto ciò che fa".
Quello che tutti si stanno augurando è che Jobs sia davvero riuscito a trovare in Tim Cook un degno sostituto. Se così fosse, il calo delle quotazioni in questi primi giorni post notizia sarà  certamente un fenomeno di breve durata e si dovrebbe tornare alla normalità  molto presto.
Di certo Cook non ha il carisma e la presa sulla gente che ha Jobs, ma di sicuro ha un carattere forte e forse dal punto di vista manageriale è anche più preparato del fondatore di Apple. 
Cook è noto soprattutto per la sua calma e il suo accento del sud. Si dice che non alza la voce, e inizia a inviare e-mail ai suoi collaboratori alle 4:30 del mattino. 
Nelle stanze di Cupertino si mette spesso in evidenza come Jobs sia "il visionario dei prodotti", mentre Cook è colui che gestisce l'azienda. E in effetti si deve a Cook il merito delle performance estremamente positive dal punto di vista economico dell'azienda negli ultimi mesi, soprattutto per il fatto di essere stato capace di rendere incredibilmente alti i margini di profitto sulla vendita di prodotti.
Sul futuro di Apple, Gartner è ottimista: "Penso che Apple farà  bene anche senza Jobs", ha dichiarto Van Baker, analista della società . "Anche se questo segna la fine di un'era, non dimenticate che Apple è più di una persona, anche se quella persona è Steve Jobs", concorda con il suo collega Michael Gartenberg.
Carolina Milanesi, un'altra analista Gartner, sottolinea che dietro Jobs c'è un grande gruppo di professionisti e un ben definito processo di business che consentono di tenere Apple in una posizione tranquilla". E aggiunge: "I consumatori acquistano prodotti Apple perchà© sono buoni prodotti, non a causa di Steve Jobs". 

Di diverso avviso è invece Trip Chowdhry, analista di Global Equities Research, ha evidenziato come sia stata la mania per i dettagli di Jobs a dare l'identità  ad Apple. Inoltre ha aggiunto che certamente il gruppo potrà  continuare ad andare bene per diversi anni, però in futuro potrebbe avere problemi a trovare idee come quelle di Jobs che hanno rivoluzionato il mercato. 
"Apple è Steve Jobs, Steve Jobs è Apple e Steve Jobs è innovazione (...). Apple senza Steve Jobs è niente", ha concluso Chowdhry.
Di certo senza Jobs, Apple dovrà  affrontare diverse sfide, prima tra tutte trovare un nuovo "ideatore di prodotti". Nel corso dei prossimi anni non dovrebbe essere un problema, perchà© ciò che sta per uscire sul mercato è già  progettato, ma in seguito ci sarà  bisogno di una persona visionaria per creare nuovi dispositivi che entusiasmino il pubblico. La corsa di Apple per trovare la nuova guida è aperta. Sui blocchi di partenza al momento troviamo: Tim Cook, Phil Schiller (Marketing Manager), Jonathan Ive (capo progettista) e Scott Forstall (da iOS).
Sarà  uno di loro il nuovo Steve Jobs? Molti ne dubitano, ma staremo a vedere.
D'altronde trovare il sostituto di una persona capace di rivoluzionare la storia dell'umanità  non è cosa da poco...

 



Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: