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Samsung, la Commissione Europea indaga sui brevetti

Samsung è sospettata di aver utilizzato abusivamente i propri brevetti per sbaragliare la concorrenza nel mercato mobile. La Commissione europea ha avviato un'indagine formale.

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 01/02/2012

La Commissione europea ha avviato un'indagine formale nei confronti di Samsung per verificare se effettivamente l'azienda possa aver utilizzato abusivamente i propri brevetti al fine di sbaragliare la concorrenza nel mercato mobile europeo, trasgredendo così le norme antitrust comunitarie.
Oggetto della diatriba sarebbe la violazione di accordi stipulati nel 1998 con l'European Telecommunications Standards Institute (ETSI): con questi, infatti, il colosso sudcoreano si era impegnato a non ostacolare a terzi le licenze sui componenti sia hardware, sia software.
La Commissione Europea sospetta dunque che Samsung possa aver negato l'accesso a tecnologie cardine per lo sviluppo nel settore degli smartphone, rendendo di fatto difficoltosa la competizione nei mercati europei dei dispositivi mobili.
Nel documento ufficiale diramato dalla stessa Commissione Europea è possibile leggere quanto segue: "Nel 2011 Samsung ha intentato provvedimenti ingiuntivi in numerosi Stati Membri contro i produttori concorrenti di device portatili, basati su supposte infrazioni di brevetti da Samsung stessa dichiarati essenziali per l'implementazione degli standard europei della telefonia mobile. La commissione investigherà , in particolare, se Samsung abbia fallito nell'onorare il suo irrevocabile impegno preso nel 1998 con l'European Telecommunications Standards Institute (ETSI) nel fornire in licenza qualsiasi essenziale brevetto collegato agli standard europei della telefonia mobile a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. La Commissione esaminerà  se tali comportamenti si configurino come un abuso di posizione dominante, proibita dall'Articolo 102 dal Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea (TFEU)".
In particolare, alcuni brevetti 3G potrebbero aver limitato lo sviluppo delle reti di telecomunicazioni europee e l'arrivo sul mercato dei dispositivi mobili di nuovi player.
Da parte sua, Samsung non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla vicenda.
Non resta che attendere i prossimi giorni per scoprire la sentenza definitiva.



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