Il caso che vede contrapposti
Oracle e Google ha subito una svolta: la
Corte Federale di S. Francisco ha infatti dato ragione a Oracle stabilendo che il
colosso di Mountain View ha violato, almeno in parte, la proprietà intellettuale dell'azienda di Larry Ellison.
Oracle ha infatti accusato più volte Big G di
aver copiato e utilizzato impropriamente parti del codice che regolano il funzionamento della piattaforma Java in Dalvik, in grado di eseguire applicazioni di tipo Java.
Dal canto suo, Google ha sempre respinto le accuse, spiegando di aver sviluppato la macchina virtuale Dalvik
senza utilizzare il pacchetto OpenJDK: non è possibile prendere un'applicazione Java ed eseguirla direttamente su Android, occorre necessariamente ricompilarla ricorrendo a Dalvik.
La giuria si è espressa solo su 9 righe di codice che sono state ritenute "copiate" da parte dei programmatori di Google e su alcune funzioni che per stessa ammissione dei vertici dell'azienda di Mountain View sono state utilizzate per errore.
Inizialmente Oracle aveva chiesto
2,6 miliardi di dollari come risarcimento danni. Ora però, le cifre potrebbero essere fortemente ridimensionate: si parla infatti di
100 o 150mila dollari al massimo.
Il primo round è quindi stato vinto da Oracle, ma occorrerà attendere i prossimi giorni per vedere se ci saranno ulteriori sviluppi.
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