Sul
blog ufficiale di Google è comparso un
post intitolato "
Più trasparenza nelle richieste governative": si tratta di un documento che ha come base di partenza quello
lanciato due anni fa per informare gli utenti circa le varie
richieste di rimozione dei contenuti provenienti dai Governi di tutto il Mondo.
Nel report vengono presentati i Paesi più attivi da questo punto di vista: al primo posto troviamo gli
Stati Uniti, con un totale di
6,321 richieste inviate a Big G per ottenere informazioni dettagliate su alcuni utenti.
Il colosso di Mountain View, con oltre
12mila account coinvolti, è riuscito a soddisfare il Governo Statunitense nel 93% dei casi. Si tratta della percentuale più alta in tutto il Mondo, opposta ai casi di
Russia e Ungheria, Paesi in cui Google non è mai intervenuta.
Nazioni come la
Francia, il Regno Unito e la Germania superano quota 1400 richieste, mentre l'
Italia si colloca molto più indietro, con solo
844 segnalazioni accolte da Google nel 51% dei casi.
Il
Governo spagnolo avrebbe chiesto la
rimozione di quasi 300 link a post o articoli critici nei confronti di particolari figure politiche.
Le
autorità canadesi, invece, hanno chiesto a Big G di rimuovere da
YouTube la scena in cui un cittadino decide di urinare sul proprio passaporto: Google non ha però accettato.
Altre segnalazioni sono giunte dai Paesi asiatici, in particolare
India e
Thailandia per alcuni filmati in presunto contrasto con principi sia religiosi, sia monarchici.
Nel Regno Unito, invece, sono stati indicati
più di 600 video di YouTube accusati di voler fomentare il terrorismo internazionale.
Dorothy Chou, s
enior policy analyst di Google, ha così dichiarato: " Questo aumento nel numero complessivo delle richieste non è sorprendente, dal momento che ogni anno offriamo nuovi prodotti e servizi e dunque guadagniamo un numero maggiore di utenti".
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