Il
23 giugno 1912 nasceva a Londra
Alan Turing: sono così trascorsi
100 anni dalla nascita del padre dell'informatica.
Turing, che era
matematico,
logico e crittografo, è stato il primo a comprendere le potenzialità del calcolo matematico, partendo dalla
decifrazione dei codici di guerra per arrivare poi a sviluppare l'idea di
intelligenza artificiale.
Nel 1939, infatti, Turing aveva cominciato a lavorare, per conto del governo britannico, alla
decifrazione e codifica di messaggi delle truppe naziste. I tedeschi avevano infatti realizzato un macchinario estremamente complesso denominato "
Enigma", che consentiva di nascondere in più modi il medesimo messaggio tramite un sistema di rulli in rotazione.
Turing era stato in grado di decifrarlo e si stima che il suo contributo sia stati determinante nell'accorciare il conflitto di un paio d'anni. Terminata la guerra, lo scienziato continuò ad approfondire gli studi di calcolo elettronico e gli algoritmi, fino a ideare il primo computer avente le istruzioni contenute nella memoria del macchinario e non più su schede perforate.
Nel 1949 Turing scriveva così: "Non è necessario avere un'infinità di macchine diverse per svolgere lavori diversi. I problemi per produrre macchine per compiti differenti si trasformeranno nel "programmare" la macchina universale a svolgere questi compiti".
Nel
1954, a soli 41 anni, Turing
si spense a seguito di un
trattamento di castrazione chimica, pena a cui aveva deciso di sottoporsi per evitare la prigione, dopo la condanna per
omosessualità .
Per festeggiare il
centenario dalla nascita, tutto il Mondo ha deciso di celebrarlo con diverse manifestazioni ed eventi.
In particolare, a Milano, presso il museo nazionale della scienza e della tecnologia
Leonardo da Vinci,
sabato 23 giugno sarà inaugurata una nuova mostra temporanea, dedicata alla storia del calcolo automatico. Dalle ore 18,30 sarà messo in funzione un esemplare di "Enigma".
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