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La Corte Suprema UE autorizza la vendita di software usato

Una storica sentenza dà agli utenti la possibilità di mettere in vendita la licenza di un programma, anche senza supporto fisico.

Autore: Marco Passarello

Pubblicato il: 04/07/2012

La Corte Europea di Giustizia ha emesso una sentenza gravida di conseguenze per il mercato del software.
In pratica ha stabilito che all'utente di un software è possibile rivendere ad altri la licenza del programma, anche nel caso in cui il software sia privo di supporto fisico, e sia stato, per esempio, scaricato dalla Rete.
Il caso è nato dalla contrapposizione tra Oracle e l'azienda tedesca Usedsoft.
Questa rivendeva ai propri clienti licenze "usate" per software Oracle; i clienti acquistavano la licenza e poi scaricavano il software dal sito di Oracle che, ritenendo la pratica lesiva dei propri diritti, ha portato l'azienda in tribunale.
Tuttaiva la giustizia tedesca ha investito del problema la Corte Europea, che ha dato torto a Oracle.
Il diritto europeo, infatti, prevede che il diritto di distribuzione si esaurisca con la vendita del prodotto, e questo, secondo la corte, vale anche in assenza del supporto fisico: l'acquirente di un software ha sempre e comunque diritto a rivenderlo.
Va sottolineato che non si tratta di un'autorizzazione a vendere copie pirata: chi cede la licenza non può farlo in modo parziale e, una volta venduta, è tenuto a distruggere ogni copia del softeare autorizzata ocn la licenza di cui non è più in possesso.

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