Si definisce
botnet una rete di computer creata da
pirati informatici all'insaputa del proprietari delle macchine.
Di solito le botnet vengono usate per inviare grandi quanrtità di
spam, senza essere identificati e usando risorse altrui.
I computer vengono asserviti alle botnet usando
trojan e altri malware.
Statisticamente sono i computer con sistema operativo
Windows le vittime più comuni di questo tipo di attacchi, ma ultimamente i pirati cominciano a rivolgere le loro attenzioni altrove.
Ieri un ricercatore
Microsoft, Terry Zink, ha scritto sul proprio blog di avere le prove che dei pirati avevano creato una botnet usando
smartphone Android.
Android è da tempo soggetto alle attenzioni dei pirati (ci sono stati numerosi casi di
app truffaldine caricate su
Google Play), e da tempo si vociferava che potesse essere sfruttato per creare botnet. Finora però non è mai stato provato.
Zink ha mostrato numerosi
indizi che fanno pensare che la botnet sia stata creata usando dispositivi Android, e le sue dichiarazioni sono state riecheggiate da esperti di Sophos, azienda produttrice di software di sicurezza.
Successivamente però Zink e Sophos hanno ammesso che
non c'è la certezza che la botnet sia formata da dispositivi Android, poichà© la "firma" di provenienza dei messaggi spam potrebbe essere stata
falsificata.
Dal canto suo,
Google professa l'
innocenza di Android. Un suo portavoce ha dichiarato: "Le prove da noi esaminate non supportano la tesi dell'esistenza di una botnet su Android. La nostra analisi finora suggerisce che gli spammer stiano utilizzando computer infetti, aggiungendo la falsa firma di un dispositivo mobile nel tentativo di aggirare i meccanismi antispam sulla piattaforma email che usano. Stiamo continuando a indagare sui dettagli".
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