Western Digital crede nell'approccio "ibrido" per quanto riguarda lo storage ad alte prestazioni e
presenta il primo drive che coniuga la capacità di un disco magnetico e le performance di un'unità SSD. Si tratta di una versione in
formato da 2,5" ma contraddistinta da uno
spessore di 5 mm, sensibilmente inferiore rispetto ai tradizionali dispositivi compatti. Proprio lo spessore contenuto dovrebbe consentire una facile integrazione nei
portatili più sottili e negli ultrabook di nuova generazione. Per questi modelli Western Digital adotta
moduli NAND flash MLC che vengono utilizzati secondo un algoritmo specifico, definito
tiered storage. In questo modo,
i dati utilizzati più frequentemente risultano residenti all'interno delle memorie ad alta velocità , mentre i restanti file sono mantenuti sull'archivio magnetico.
Per evitare perdite di dati e garantire l'integrità del contenuto,
il contenuto delle memorie NAND viene periodicamente replicato sui dischi. L'abbinamento di queste tecnologie ha permesso di
aumentare le prestazioni, ridurre i costi rispetto ai drive SSD e incrementare l'effettiva capacità resa disponibile all'utente, a parità di costo. Non solo, Western Digital sta lavorando per ridurre gli ingombri delle proprie unità destinate al segmento mobile, assicurando un rapporto volume/capacità sempre più interessante, soprattutto per l'integrazione nei compatti device moderni. Grazie infatti a uno spessore di appena 5 mm,
il drive occupa circa la metà dello spazio rispetto alle convenzionali unità da 9,5 mm, assicurando maggiore libertà progettuale per i costruttori e i produttori di notebook.
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