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Nvidia Tesla alimenta il supercomputer Titan

Il più recente supercomputer Titan incorpora oltre 18.000 GPU Nvidia Tesla e si propone come soluzione efficiente e sostenibile per l'Exascale Computing.

Autore: Daniele Preda

Pubblicato il: 29/10/2012

Titan è il più potente supercomputer destinato alla ricerca scientifica open ed è dotato della cifra record di 18.688 GPU Nvidia Tesla K20, realizzate su architettura Kepler.
nvidia-tesla-alimenta-il-supercomputer-titan-3.jpgIl sistema dell'Oak Ridge National Laboratory (Tennessee) offre una potenza di calcolo superiore ai 20 Petaflop e costituisce un esempio di Exascale Computing efficiente ed energeticamente sostenibile.
Le soluzioni Tesla offrono accelerazione sfruttando la piattaforma di calcolo parallelo CUDA. Queste unità sono state sviluppate per elaborazioni ad alte prestazioni (HPC) e per la scienza computazionale.
nvidia-tesla-alimenta-il-supercomputer-titan-2.jpgL’elevata capacità di Tesla consentono di accelerare notevolmente le applicazioni più complesse e permettono di ridurre i tempi necessari per le elaborazioni. La velocità di Titan permetterà ai ricercatori di incrementare il ritmo delle simulazioni e degli ambienti virtuali ricreati, con benefici diretti sui tempi di sviluppo e sul raggiungimento di nuove scoperte e innovazioni.
nvidia-tesla-alimenta-il-supercomputer-titan-4.jpgPer quanto riguarda la gestione, Titan è controllato dall'Oak Ridge National Laboratory, parte della rete di laboratori di ricerca del US Department of Energy, come sistema per “l’open-science”. L’infrastruttura risulta perciò disponibile ai ricercatori del mondo accademico, delle aziende e dei laboratori governativi.
L’adozione di nuove GPU ha permesso di incrementare notevolmente l’efficienza dell’intero sistema, cinque volte superiore del predecessore Jaguard da 2,3 PetaFlop.
nvidia-tesla-alimenta-il-supercomputer-titan-1.jpgNon solo, Titan è ben 10 volte più veloce e occupa il medesimo spazio della macchina di riferimento adottata in precedenza. Volendo fare un paragone, se Jaguar fosse stato aggiornato sfruttando la medesima architettura utilizzata per la sua costruzione, occuperebbe un volume quadruplo e avrebbe consumato oltre 30 MW di potenza.

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