Google si è arresa: dalla giornata di ieri, infatti, ha
rimosso dal proprio motore di ricerca in Cina la funzione che avvertiva che il termine che si stava cercando
poteva essere sensibile per il Paese Asiatico e che quindi la
ricerca veniva bloccata.
Tale decisione sembra essere nata dopo un
vero e proprio braccio di ferro con le autorità cinesi cominciato nello scorso mese di giugno.
La funzione rappresentava una sorta di
aiuto per gli internauti contro la censura: proprio per questo motivo gli utenti non hanno gradito la mossa del colosso di Mountain View e i messaggi di protesta sono davvero molti. Secondo i più, Big G, accettando un’autocensura, avrebbe perso “la reputazione come avversatore della censura”. Occorre ricordare comunque che i
contrasti tra Google e il Governo cinese non sono nuovi: già nel 2010, a causa della censura vigente nel Paese asiatico, la celebre azienda californiana aveva preferito
spostare i propri server a Hong Kong.
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