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Il cyberbullismo fa più paura della droga

L'indagine "I ragazzi e il Cyber bullismo" rivela che il 72% dei giovanissimi riconosce nel cyberbullismo la principale minaccia per la propria vita.

Autore: redazione social media

Pubblicato il: 05/02/2013

Un’indagine intitolata "I ragazzi e il Cyber bullismo", realizzata da Ipsos per Save the Children e diffusa alla vigilia del Safer Internet Day, rivela che il 72% dei giovanissimi riconosce nel cyberbullismo la principale minaccia per la propria vita.
Per molti di loro, infatti, tale fenomeno può arrivare a danneggiare il rendimento scolastico (38%), mina la volontà di stare insieme ai propri coetanei (65%) e nei casi peggiori può addirittura provocare depressione (57%). Il cyber bullismo è ritenuto più pericoloso della droga dal 55% degli intervistati, delle molestie (44%) o del rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile (57%).
Determinante, nei criteri di scelta della vittima è la “diversità”: ai primi posti abbiamo l’aspetto estetico (67%), la timidezza (67%), il supposto orientamento sessuale (56%).  
Meno importanti sembrano essere l’orientamento politico e religioso.
Il luogo per eccellenza dove viene attuato il bullismo nella vita reale è principalmente la scuola.
La maggior parte dei ragazzi (83%) ritiene che gli episodi di bullismo virtuale siano molto più dolorosi di quelli reali poiché non vi sarebbero limiti a quello che si può dire e fare (73%) e tali episodi potrebbero avvenire continuamente e in ogni ora del giorno e della notte (57%).
 Il 41% chiede infine ai genitori una maggiore vigilanza.

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