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Finisce l’era di Windows XP, Trend Micro: 1/3 dei PC a rischio

Trend Micro: "Conto alla rovescia per quello che potrebbe essere uno dei giorni più funesti per la sicurezza. E le ripercussioni riguarderebbero tutti, non solo chi utilizza XP".

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 31/03/2014

Martedì 8 Aprile Microsoft smetterà di supportare Windows XP, di conseguenza cesseranno anche tutti gli aggiornamenti relativi alla sicurezza di quella che è stata la versione di Windows di maggior successo. La fine del supporto inizierà ufficialmente quando in California saranno le 10 del mattino.
In Italia sarà già sera, ma è molto probabile che dasubito inizieranno i tentativi cyber criminali di sfruttare falle del sistema che non saranno più coperte.
Di per sé questo non rappresenterebbe un problema, se non fosse che i dati della Smart Protection Network Trend Micro mostrano come il 32% di tutti i PC nel mondo siano ancora equipaggiati con XP.
 Una situazione del genere non si è mai verificata, le vecchie versioni di Windows per le quali Microsoft ha cessato il supporto nel passato non avevano, infatti, un utilizzo di questa portata.
Lo scenario che si verrà a creare dopo la fine del supporto, vedrà tutti i sistemi Windows XP diventare delle possibili minacce sia per coloro che li utilizzano, ma soprattutto per tutti gli altri. I sistemi compromessi infatti potrebbero diventare parti di botnet, facendo più danni agli altri che ai legittimi proprietari. 
In questo caso si verrà a creare una situazione di rischio per la sicurezza pubblica. Questi sistemi potranno infatti essere usati per infettare altri sistemi, mettendo a rischio le informazioni sensibili di tutti, come credenziali bancaria, file personali, foto e altro ancora.
Ad esempio, se un medico utilizza ancora XP, le informazioni mediche e personali di tutti i suoi pazienti sarebbero a rischio. La soluzione, per garantire la sicurezza di tutti, è migrare al più presto alle ultime versioni di sistemi supportati, come Windows 8.1, Windows 7, MAC OS X o Chromebook.

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