Una recente ricerca messa a punto dalla
Cornell University e pubblicata sul sito della rivista
Pnas Social Science rivela che il contagio di stati d'animo su
Facebook, positivi o negativi che siano, può durare anche alcuni giorni.
Nello specifico, per l'indagine sono state analizzate le ricorrenze di parole positive o negative in tre milioni di post, per un totale di
122 milioni di parole: il risultato dell'analisi, come spiega il professor
Jeff Hancock che ha condotto lo studio, ha mostrato che "le persone che per l'esperimento avevano avuto una riduzione dei contenuti positivi su Facebook per una settimana, utilizzavano più parole negative nei loro aggiornamenti di stato, mentre e' accaduto l'esatto contrario quando sempre per esperimento sono stati ridotti i contenuti negativi: la positività ha iniziato a predominare".
Ma c’è di più: secondo gli studiosi, chi nei propri 'feed' di notizie non aveva molti messaggi legati a particolari emozioni esprimeva a sua volta poco i propri sentimenti nei giorni successivi.
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