Gli
attachi hacker continuano a essere all’ordine del giorno: questa volta, nel mirino dei cyber criminali, è finito
Dropbox.
Nello specifico,
sette milioni di account del popolare servizio di archiviazione dati sulla nuvola del web sarebbero stati violati e
alcune credenziali pubblicate in Rete.
Dal canto suo, la società si difende e spiega di non essere direttamente responsabile.
Dropbox ha provveduto a resettare tutti gli account presenti nella lista pubblicata.
Gli hacker hanno però affermato di avere tra le mani molti altri dati d'accesso che minacciano di rendere pubblici se qualcuno li finanzia con
Bitcoin.
Dropbox rappresenta uno dei servizi di cloud storage più diffusi e popolari in assoluto, a cui quasi 300 milioni di utenti nel mondo si affidano per conservare documenti personali, dati sensibili e anche foto. Inventato nel 2007 a San Francisco, offre un sistema di archiviazione in Rete gratis fino a 2 Gb di spazio. In una nota, l’azienda ha dichiarato quanto segue: “Attacchi come questo sono uno dei motivi per cui incoraggiamo fortemente gli utenti a non usare le stesse password attraverso vari servizi. Per un livello di sicurezza aggiuntivo, consigliamo sempre di attivare un processo di verifica a due passaggi sul vostro account”.
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