Come
Google, anche
Microsoft e Yahoo sono al lavoro per garantire il diritto all'oblio a chi chiede la cancellazione da
Bing e
Yahoo Search di link riferiti alla propria persona, ritenuti "inadeguati o non più pertinenti".
Big G ha iniziato a rimuovere i collegamenti nel mese di giugno scorso e la Corte di giustizia europea ha dichiarato che ci debba essere un equilibrio tra il diritto di un individuo alla privacy e il diritto del pubblico a restare informato.
Un consiglio consultivo che il
colosso di Mountain View ha creato ad hoc, nel suo sito web ha dichiarato quanto segue: “Vogliamo che questo equilibrio sia giusto. Tale obbligo è una nuova e difficile sfida per noi, e siamo alla ricerca di consigli sui principi che Google dovrebbe applicare quando si prendono decisioni su singoli casi”.
Dal canto suo, un portavoce di Yahoo ha ammesso: “Valuteremo attentamente ogni richiesta con l'obiettivo di bilanciare il diritto dei cittadini alla privacy con il diritto del pubblico all'informazione”.
Un portavoce di Microsoft ha rilasciato una dichiarazione simile: “Mentre stiamo ancora raffinando questo processo, il nostro obiettivo è quello di trovare un equilibrio soddisfacente tra gli interessi individuali di privacy e l'interesse del pubblico della libera espressione”.
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