Il numero uno di
Facebook, Mark Zuckerberg, è finito nel
mirino dei dissidenti cinesi e degli attivisti per i diritti umani in Cina. Il motivo? Un portale governativo cinese,
China.com, ha pubblicato una foto che mostra
il fondatore della celebre piattaforma social con una copia del libro “
The governance of China”, opera edita dal
Partito comunista che raccoglie discorsi e pensieri del presidente
Xi Jinping.
Nello specifico, lo scatto risale alla visita negli uffici di Facebook da parte del capo del dipartimento cinese che regola internet nel Paese,
Lu Wei.
Nella foto, Lu è seduto alla scrivania di Zuckerberg dove si trova il testo in questione, mentre il giovane imprenditore della Silicon Valley, in piedi, sorride accanto all’ospite.
Zuckerberg avrebbe dichiarato di aver acquistato diverse copie del libro di Xi “per fare in modo che lui e i colleghi comprendano il socialismo con le caratteristiche cinesi”.
Molti tuttavia, hanno visto nel gesto
l’ennesimo tentativo del capo di Facebook di corteggiare il governo cinese, nella speranza che le autorità di Pechino aprano il mercato al social network più diffuso al Mondo. Neanche a dirlo, il fatto ha
suscitato l’ira degli attivisti per i diritti umani, che hanno a lungo tenuto il social network in grande considerazione per la sua capacità di condividere le informazioni al di là dei controlli rigorosi del Partito comunista al potere in Cina.
Il dissidente
Hu Jia, che ha definito Lu un nemico della libertà di internet, ha così dichiarato: “Il signor Zuckerberg o è ignorante sulle politiche cinesi o è senza vergogna. È un genio di internet che dovrebbe capire il potere della tecnologia per il cambiamento sociale”.
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