Secondo
un’inchiesta condotta da
Kaspersky Lab in collaborazione con B2B International, il 31% degli italiani intervistati che condividono un dispositivo connesso a Internet con parenti, colleghi o amici
non prende alcuna precauzione per proteggere le proprie informazioni (32% la media europea). Essi non vedono alcun rischio nel condividere questi dispositivi, anche se ciò può incrementare significativamente le probabilità di perdita o furto delle informazioni archiviate. Infatti, più persone usano lo stesso dispositivo,
maggiore è la probabilità che una di loro commetta un errore o cada in un tranello dei cybercriminali. Accade spesso che chi possiede
computer, smartphone o tablet, non sia l’unica persona a utilizzarli per accedere a Internet: più di un intervistato su tre (38% in Italia, 32% media europea) ha dichiarato, infatti, di prestare a terzi i propri dispositivi.
Guardando alle persone a cui si è più disposti a prestarli i risultati italiani non si discostano significativamente da quelli europei: il 33% degli intervistati condivide i propri dispositivi
con i propri familiari, il 5% li fa utilizzare addirittura ai bambini, mentre nessuno li presterebbe a colleghi e amici. È da notare che questo si applica ai dispositivi più comunemente utilizzati per accedere a Internet, il che significa che è più probabile che contengano informazioni di valore, come nomi utente e password per i login.
Non proteggere un dispositivo utilizzato da più person
e è estremamente pericoloso – nessuno può essere del tutto sicuro che gli altri utenti siano sufficientemente consapevoli delle minacce informatiche:
un utente poco esperto potrebbe cadere nella rete dei truffatori o scaricare un file eseguibile dannoso. Al contempo, il 31% degli intervistati che condividono i propri computer, smartphone e tablet non prende alcuna misura di sicurezza perché “non ritiene ci siano dei rischi”.
Solo il 24% degli utenti italiani (38% media europea)
fa copie di backup dei dati importanti prima di condividere un dispositivo, il 31% protegge le informazioni tramite password e il 18% evita di archiviare informazioni sensibili su questi dispositivi.
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