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Apple disposta a ridiscutere leggi su privacy e sicurezza

Tim Cook è disponibile alla formazione di una commissione con il compito di discutere della legge che coinvolge sicurezza nazionale, privacy e libertà personali.

Autore: redazione smartphone e app

Pubblicato il: 22/02/2016

Il Ceo di Apple Tim Cook si è dichiarato disponibile alla formazione di una commissione con il compito di discutere della legge che coinvolge sicurezza nazionale, privacy e libertà personali.
Come è noto, nei giorni scorsi, l'Fbi aveva chiesto ad Apple di poter prelevare tutto ciò che era all'interno di iPhone 5c di Syed Rizwan Farook, il killer che con la moglie, lo scorso 2 dicembre, uccise 14 persone a San Bernardino (California), durante l’assalto all'Inland center.
Farook e consorte sono stati poi uccisi durante il conflitto a fuoco con la polizia, e lo smartphone del killer, finito nelle mani dell'Fbi, potrebbe rivelare indizi determinanti ai fini dell'indagine.Il rifiuto di Apple ha fatto clamore, suscitando eco in tutto il  mondo e ottenendo il consenso di tutti gli altri colossi della sfera tecnologica, da Google a WhatsApp.
Il caso “San Bernardino” rappresenta di certo un fatto spinoso. 
Tim Cook, pur ribadendo di non mostrare alcuna tolleranza o simpatia per i terroristi e di aver sempre lavorato per aiutare le autorità a fare giustizia, ha voluto sottolineare che la posta in gioco è la sicurezza dei dati di centinaia di milioni di persone che rispettano la legge. “San Bernardino” rischia di diventare così un pericoloso precedente in grado di minacciare le libertà civili di tutti.Sono numerosissime le persone che da ogni angolo degli Stati Uniti hanno inviato messaggi ad Apple condividendo la posizione dell’azienda di Cupertino.
A partire da iOS 8, Apple ha attivato una crittografia dei dati che nemmeno lo stesso iPhone è in grado di leggere senza il codice di accesso dell'utente. 
Con questo sistema, in caso di furto o smarrimento, nessuno può accedere ai dati personali, alle conversazioni e alle informazioni dell’utente.
Pronta la risposta del direttore dell'FBI, James Comey, che non ritiene che il caso San Bernardino possa creare un precedente.
Obiettivo dell’FBI non è quello di tornare alle vecchie protezioni, bensì quello di poter condurre indagini più approfondite per rendere giustizia alle vittime di atti terroristici.Il caso “San Bernardino” continuerà sicuramente a far discutere e dividere l'America.

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