Microsoft abbatte per la prima volta la barriera tra sé e i sistemi operativi differenti da
Windows: il database
SQL Server, uno dei prodotti di punta del colosso di Redmond, verrà
reso disponibile per gli utenti del sistema operativo open source Linux. Il grande passo dovrebbe compiersi intorno alla metà del 2017, e di fatto potrà rappresentare una vera e propria rivoluzione: basti pensare che SQL, secondo gli analisti, ha
garantito un fatturato di oltre 7 miliardi di dollari nel solo 2014. Il cambio di rotta è figlio della politica dell’amministratore delegato di Microsoft
Satya Nadella, in netto contrasto con quella del suo predecessore
Steve Ballmer, che anzi aveva definito Linux un “cancro”: Nadella intende
espandere il raggio di azione di Microsoft nell’ambito dell’open source, mettendo nel mirino
Oracle, Ibm e Sap.
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