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Apple calcola il ciclo di vita dei propri dispositivi

Nel suo ultimo rapporto ambientale, Apple spiega tutti i progetti e le attività della società finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente.

Autore: redazione smartphone e app

Pubblicato il: 19/04/2016

Nel suo ultimo rapporto ambientale, Apple spiega tutti i progetti e le attività della società finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente.
Nel capitolo in cui si parla del modo con cui viene condotta la valutazione delle emissioni di gas a effetto serra, basata sul ciclo di vita dei prodotti, Apple ha elencato il tempo che si aspetta che i suoi prodotti possono durare per i loro "primi proprietari".
La procedura della Mela morsicata per la valutazione del ciclo di vita di un prodotto (LCA cioè Life Cycle Assessment), prevede cinque passaggi:
  • analisi della fase produttiva
  • misura dell’energia consumata dal dispositivo in funzione
  • raccolta dei dati sulla fase di trasporto dei prodotti
  • analisi della fase di riciclo
  • combinazione dei dati su produzione, utilizzo, trasporto e riciclo con quelli relativi alle emissioni di gas serra.
La procedura è particolarmente interessante e vale la pena descriverla sinteticamente.
Nella prima fase, il colosso di Cupertino analizza la fase produttiva raccogliendo i dati relativi a ciascun componente del prodotto e al modo in cui viene realizzato, arrivando a calcolare le dimensioni e il peso delle singole parti e dei materiali.
I dati sui processi e sugli scarti di lavorazione permettono alla società di quantificare l’impatto ambientale della fase di produzione. Questa analisi viene estesa anche al packaging e agli accessori esterni come tastiere e mouse.
Nella seconda fase, Apple misura l’energia consumata dal dispositivo in base all’uso del cliente. Apple presume che si tratti di clienti al loro primo acquisto e considera un periodo di quattro anni di utilizzo per i dispositivi OS X e tvOS (MAC, Apple TV), e di tre anni per quelli iOS e watchOS (iPhone, iPad, Apple Watch).
Nella terza fase, Apple raccoglie dati sulla fase di trasporto dei prodotti (via terra, mare e aria), tenendo conto sia delle spedizioni singole sia di quelle cumulative.
Nella quarta fase si esamina la fase di riciclo, partendo dalla composizione delle singole parti del prodotto e valutando i passaggi necessari per il recupero di metallo, plastica e vetro. I processi di lavorazione e fusione non vengono presi in considerazione perché non rientrano nel processo di smaltimento.
Nella quinta fase avviene la combinazione dei dati su produzione, utilizzo, trasporto e riciclo con quelli relativi alle emissioni di gas serra.
Questi ultimi si basano su dati specifici di Apple e sui valori medi del settore riguardanti materiali, processi produttivi, energia elettrica e trasporto.
Il software LCA combina i dati riferiti a un determinato prodotto con i dati sulle emissioni, permettendo a Apple di calcolare le effettive emissioni di gas serra associate a quel prodotto.
Sulla base di questo rapporto possiamo quindi dire che Apple si aspetta che i suoi clienti utilizzino un nuovo iPhone o Apple Watch per soli tre anni prima di sostituirlo, mentre un Mac avrebbe un ciclo di vita di quattro anni.
Ciò sarebbe in contrasto con i dati forniti da alcune società di analisi secondo cui i modelli di iPhone in uso sono per il 29 per cento modelli iPhone 5 e per il 23% sono vecchi modelli di iPhone. L'iPhone 5 è stato lanciato nel settembre 2012, quindi oltre 3 anni fa.

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