In un recente report,
Google ha annunciato di
aver rimosso 1,7 miliardi di annunci pubblicitari che violavano le policy: si tratta di
una quantità più che raddoppiata rispetto agli annunci rimossi nel 2015.
Nello specifico, si parla di annunci "ingannevoli" quando si ha a che fare con spot che possono promuovere prodotti illegali o offerte irrealistiche. Possono quindi indurre con l'inganno le persone a condividere informazioni personali, o infettare i dispositivi con software pericolosi.
Proprio per questo motivo, rappresentano una minaccia per gli utenti, per i partner di Google e per la sostenibilità stessa dell'open web.
"L'anno scorso abbiamo fatto due cose fondamentali per rimuovere gli annunci ingannevoli o pericolosi. Per prima cosa abbiamo esteso le nostre policy per proteggere meglio gli utenti da offerte fuorvianti o predatorie. Per esempio, a luglio abbiamo introdotto una norma per escludere le pubblicità sui payday loans, un tipo di prestiti a breve termine che spesso si trasforma in un debito insolvibile per gli alti tassi d'interesse. Nei sei mesi dall'attivazione di questa policy abbiamo disattivato oltre 5 milioni di questi annunci. In secondo luogo abbiamo rafforzato le nostre tecnologie così da poter individuare e rimuovere gli annunci pericolosi ancora più velocemente. Per esempio, gli annunci “trick to click” sono quegli annunci che spesso compaiono come avvertimenti del sistema operativo, per indurre gli utenti a cliccarci sopra così da scaricare un software dannoso o un malware. Nel 2016 i nostri sistemi hanno individuato e rimosso un totale di 112 milioni di annunci “trick to click”, 6 volte di più rispetto al 2015", ha dichiarato
Scott Spencer,
Global Director of Product Management for Sustainable Ads.
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