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Attacco hacker mondiale, riscatto chiesto in Bitcoin

Un grave attacco informatico ha colpito numerose aziende ed enti pubblici in diversi Paesi del mondo, soprattutto in Europa.

Autore: redazione social media

Pubblicato il: 12/05/2017

Un grave e imponente attacco informatico ha colpito numerose aziende ed enti pubblici in diversi Paesi del mondo, in particolare in Europa
Inizialmente, a essere attaccati, sono stati molti ospedali del sistema sanitario nazionale del Regno Unito, poi l’hackeraggio si è esteso a livello internazionale.
Alcune fonti rivelano che i protagonisti delle azioni illecite sarebbero stati degli hacker che hanno fatto andare in tilt i computer delle strutture di cura.
Nello specifico, è comparso sui pc un messaggio pop-up in cui si chiede agli utenti di pagare un riscatto di 300 dollari in bitcoin per riavere il corretto accesso al computer.
Stessa modalità ripetuta in SpagnaItalia, Portogallo, Russia, Ucraina, Stati Uniti, Cina, Vietnam
L’attacco potrebbe essere stato condotto con uno degli strumenti di hackeraggio rubati lo scorso anno alla National security agency (Nsa) dal sedicente gruppo Shadow Brokers.
In particolare, sono stati colpiti gli ospedali di Londra, come il Barts Health.
I centri di cura, per evitare ulteriori disagi, sono stati costretti a chiedere ai loro pazienti di non recarsi nelle strutture se non in casi di emergenza. 
A provocare il blocco dei sistemi informatici potrebbe essere stato un tipo di virus denominato “ransomware“, che ha costretto le autorità sanitarie a sospendere diversi servizi.
I tecnici dell’Nhs stanno lavorando per ripristinare i sistemi colpiti e riportare la situazione alla normalità.
Lo stesso è accaduto anche a Madrid, ai danni di alcune aziende iberiche.
Secondo il Centro di Criptologia Ccn che dipende dai servizi segreti del Centro Nacional de Inteligencia (Cni), si è trattato di “un attacco massiccio di ramsomware a varie organizzazioni che interessa i sistemi Windows, cifrando tutti gli archivi e quelli delle unità di rete collegate”.
Telefonica ha riferito che l’attacco non ha avuto incidenze sulle reti internet e telefoniche fisse e mobili e sui 15 milioni di clienti del gruppo.
Appena individuato l’attacco "è stato attivato immediatamente il protocollo di sicurezza per questo tipo di incidenti, con l’obiettivo di riportare alla normalità prima possibile tutti i computer interessati”. Diverse compagnie spagnole come Vodafone, Iberdrola o Gas Natural avrebbero chiesto ai dipendenti di chiudere i computer per evitare la penetrazione del virus.
Su alcuni schermi è apparso un messaggio che esigeva il pagamento di 300 dollari in bitcoins per evitare la paralisi dei dati.
Gli inquirenti stanno ipotizzando che gli hacker, forse basati in Cina, possano aver usato le tecniche di infiltrazione Cia rivelate in Wikileaks Vault 7 nel mese di marzo scorso.

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