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Ue: i video on demand disponibili anche all’estero

Una nuova legge approvata dal Parlamento Europeo consente l'accesso agli abbonamenti online mentre si è in un altro paese UE.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 18/05/2017

I cittadini UE con sottoscrizioni a pagamento online per film, eventi sportivi, musica e serie TV potranno accedere a questi contenuti durante un soggiorno all’estero in un altro paese UE.
Attualmente, i cittadini che visitano un altro Paese UE spesso non possono accedere a servizi e contenuti online, come film, serie TV, musica, videogiochi ed eventi sportivi, anche se pagano un abbonamento nel loro Paese d’origine.
Le nuove regole approvate in via definitiva dal Parlamento Europeo e già concordate con il Consiglio a febbraio 2017, rimuoveranno le restrizioni esistenti in modo che i cittadini UE potranno accedere a servizi come Netflix, HBO Go, Amazon Prime, Spotify, Deezer mentre sono in un altro Paese UE per vacanze, studio o lavoro. L’accesso sarà quindi garantito solo ai cittadini che si trovano in viaggio in un altro paese UE per un tempo limitato.
Jean-Marie Cavada (ALDE, Democratici e liberali), il relatore della proposta, spiega così le nuove regole: “Se ad esempio vivi in Germania ma vai in vacanza, a trovare dei familiari o per affari in Spagna, potrai accedere ai servizi che hai acquistato in Germania. Questo in ogni Paese dell’Unione, perché il testo riguarda tutta l’UE”.

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Tuttavia i fornitori di servizi con contenuti online potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si è trasferito definitivamente in un altro paese UE, poiché le licenze sui diritti d’autore possono essere diverse da un paese all’altro. Tra i metodi di verifica consentiti ci sono il controllo della carta d’identità, dei dettagli di pagamento, delle informazioni fiscali pubbliche, delle informazioni postali o dell’indirizzo IP. Gli operatori devono garantire tuttavia che qualsiasi trattamento di dati personali sia proporzionato allo scopo e devono introdurre delle tutele, specialmente per i controlli degli indirizzi IP.
Le nuove norme riguarderanno solo i servizi a pagamento online, ma i fornitori di servizi gratuiti avranno la possibilità di rendere i propri contenuti disponibili in tutta l’UE, a condizione che soddisfino i requisiti relativi ai controlli di residenza.
"I cittadini europei attendevano queste nuove norme, che rappresentano un passo verso un mercato digitale comune. Queste nuove norme aumentano la mobilità e garantiscono la portabilità agli utenti dei contenuti online europei, senza pregiudicare il diritto d'autore", ha dichiarato il relatore Jean-Marie Cavada (ALDE, FR).
La legislazione deve essere ancora approvata formalmente dal Consiglio dei Ministri UE, dopodiché gli Stati membri avranno nove mesi di tempo per approvare le nuove regole.

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