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Falsa partenza per WiFi Italia

Problemi per l'avvio di Wifi.Italia.it, il progetto lanciato per permettere di navigare online attraverso le reti delle pubbliche amministrazioni.

Autore: redazione smartphone e app

Pubblicato il: 27/07/2017

Avvio problematico per Wifi.Italia.it, il progetto lanciato dal Ministero dello Sviluppo economico per permettere di navigare online attraverso le reti delle pubbliche amministrazioni gratis e in automatico.
A Firenze, una delle cinque città in cui è partita la sperimentazione, l'app va in tilt subito dopo aver inserito i propri dati personali.
"Qualcosa è andato storto, riprova più tardi" è il messaggio che appare agli utenti.
Al quarto tentativo arriva il codice di attivazione, ma poi l’app non riesce a connettersi alla Rete.
Anche a Milano la prova si è rivelata un insuccesso.
Alessio Beltrame, capo segreteria del sottosegretario al Mise Antonello Giacomelli, ha così commentato: "In effetti, questi sono stati i reclami più comuni che abbiamo ricevuto, tuttavia abbiamo avuto 50mila download dal 13 luglio, giorno del lancio, fino a venerdì 21, siamo più che soddisfatti, il sistema funziona bene. La questione del codice è stata risolta: per riceverlo è necessario inserire anche il prefisso del proprio telefono, cosa che nella primissima versione dell’app non era chiara".
Resta comunque da capire dove esattamente si può utilizzare l’app sui territori in cui dovrebbe già essere attiva.
E dal Ministero dello sviluppo economico, dichiarano quanto segue: "Non potevamo pensare di partire da un numero molto alto di città, in tal caso il sistema sarebbe stato molto complicato da gestire".
Attualmente, oltre al capoluogo toscano e a Milano, WiFi.Italia.it si può testare a Roma, a Prato e a Bari, nelle province di Roma, Firenze e Trento e in Toscana ed Emilia-Romagna.
"Ma in tempi molto brevi, passata l’estate, porteremo il servizio nelle grandi stazioni, per il quale abbiamo già firmato un accordo con Rfi, e in luoghi nuovi: porti, aeroporti e autostrade più in singoli Comuni e in nuove regioni nel Sud. Ogni giorno riceviamo messaggi di nuove amministrazioni che vogliono entrare a far parte del network. Anche privati ci hanno scritto. Sul tema c’è molto interesse, ma sono necessari tempi minimi perché gli uffici possano lavorare e per sistemare la parte tecnica. La nostra priorità, oltre ad allargare la rete, è far sì che il Wi-Fi funzioni, altrimenti è tutto inutile. Pure l’Europa ci ha preso ad esempio per dar vita a un sistema simile in altri paesi. Risolveremo i problemi", ha concluso Beltrame.

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