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La Fatturazione Elettronica a Smau 2009

A Smau 2009 ci sarà  un'area dedicata alla dematerializzazione dei documenti, con convegni e workshop sulle tematiche legate a queste tecnologie.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 29/07/2009


Smau, nell'ambito della sua 46ma edizione, ha deciso di riservare alla Fatturazione Elettronica un'area ad hoc, che possa favorire l'incontro tra i principali player operanti nell'ambito della dematerializzazione dei documenti e i decisori aziendali , attraverso uno spazio espositivo distinto ed una serie di convegni e workshop, che andranno ad approfondire tutte le principali tematiche legate a questo tipo di tecnologie.
La dematerializzazione dei documenti rappresenta infatti un risparmio che va da circa 2 a 80 euro per ogni singola fattura, passando dai 23 euro per il settore farmaceutico fino ai 73 Euro degli elettrodomestici. E se tutte le imprese italiane adottassero nel loro ciclo produttivo la cosiddetta "dematerializzazione" i benefici complessivi potrebbero arrivare a 60 miliardi di euro l'anno, valore pari al 4% del Pil nazionale. Solo nella Pubblica amministrazione si risparmierebbero circa 2 miliardi di euro.
La fatturazione elettronica in Italia sta facendo sicuramente grandi passi in avanti, ma al momento resistenze culturali, scarsa propensione all'investimento e a volte lentezza normativa ad adeguarsi agli standard internazionali ne frenano ancora l'applicazione.
Secondo quanto emerge dall'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano ogni anno in Italia sono scambiate 1,3 miliardi di fatture in ambito business, ma quelle elettroniche non superano più del 5-6%. Anche le Pmi, molto più lente nell'investire in innovazione tecnologica rispetto alle grandi imprese, avrebbero ritorni in tempi brevi: tra uno e due anni. Nonostante il margine di miglioramento sia ancora molto ampio, sono già  presenti tra le aziende italiane alcune realtà  che hanno investito in tecnologie per la dematerializzazione del ciclo commerciale, raccogliendone i benefici.
La School of Management prevede una forte espansione della fatturazione elettronica in due diverse tipologie di imprese: da una parte circa 7.000 fanno parte di filiere che impiegano formati elettronici strutturati standard (Edi), 35.000 utilizzano formati Edi non standard e circa 15.000 appartengono a numerosi sottosistemi nati intorno ai portali web dei principali leader di filiera. Di queste aziende un 30% scambia le fatture con i propri partner commerciali in formato elettronico strutturato (cioè vicino allo standard di legge con valore sostitutivo). Dall'altra circa 2.000 aziende, di cui circa il 65% sono Pmi, effettuano la conservazione sostitutiva delle fatture.

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